La sua demi volée mancina al 33’ della ripresa contro il Cynthia ha regalato il primo successo al Francavilla in questa stagione. Una folgore che ha inchiodato l’incolpevole Scarsella dando il via all’urlo liberatorio e all’irrefrenabile, genuina e spontanea gioia che può provare un ragazzo di 18 anni a buttarla in fondo al sacco dopo soli 120’’ dal suo ingresso in campo. Il riferimento è ad Antonio D’Angelo, attaccante partenopeo classe ’98 approdato in riva al Sinni dalle sponde della maggiore delle isole Flegree e nello specifico dalla canterà dell’Ischia. D’Angelo alla prima apparizione ha bagnato il suo esordio con un gol pesante come un macigno. Valso i tre punti contro un ostico Cynthia. Debutto che qualsiasi aspirante calciatore prova ad immaginare con la testa sul cuscino, un attimo primo di lasciarsi abbandonare alle braccia di Morfeo. Umori, sensazioni, obiettivi e sogni di Antonio D’Angelo nell’intervista che vi proponiamo:

 

E’ la prima esperienza lontano da casa?

“Si, non è facile stare lontano da casa ma quando riesci a trovare un bel gruppo senti meno nostalgia”.

 

Come è stata l’accoglienza lucana?

“Un ottimo impatto, ho trovato persone generose e accoglienti che mi hanno subito aiutato. Un bellissimo ambiente”.

 

Cosa ti ha spinto a scegliere Francavilla?

“E’ una buona piazza, tutti me ne hanno parlato bene. Una società solida e seria, sono contento di essere qui”. 

 

Com’è stato l’approccio con compagni, mister e società?

“Subito un bellissimo approccio con i compagni di squadra, molto positivo anche l’incontro con il mister. Il presidente e la società mi hanno accolto nel migliore dei modi”.

 

Debutto con gol vittoria, sognavi un esordio cosi?

“Un debutto da sogno, non è facile trovare subito il gol all’esordio. Nella prima partita, con il risultato in bilico e con alcune difficoltà a segnare, è stato stupendo aiutare la squadra. Non me lo aspettavo nemmeno io”.

 

Descrivici il tuo gol?

“Il capitano ha servito Ancora che con una giocata si è allargato sul fondo, mentre iniziavo ad accentrarmi, da lì ha servito questo cross, io mi sono fermato, il difensore ha perso la marcatura e al volo ho fatto gol”.

 

Quando la palla ha gonfiato la rete cosa hai provato?

“Un’emozione indescrivibile, ero contentissimo perché non vedevo l’ora di fare gol, di fare bene, figuriamoci nella prima partita. Ho realizzato che eravamo in vantaggio 1-0 e non ci potevo credere”.

 

Un’esultanza alla Tardelli o alla Grosso, una gioia incontenibile?

“Si è vero(ride ndr), non vedevo l’ora di trovare il gol per acquisire fiducia ed entusiasmo. In quella corsa ci ho messo tutto me stesso, ero felice per la mia famiglia che mi ha seguito. La rete la dedico a loro”.

 

Sabato sera prima di dormire l’avevi immaginato proprio così?

“E’ vero, ho immaginato e sperato di fare gol. Lo visualizzavo in mente con diverse dinamiche ma non di certo di sinistro al volo”.

 

Qual è il tuo obiettivo in questa stagione?

“Mi auguro di fare bene per per incrementare il rendimento della squadra, perché se fa bene il gruppo, fa bene anche il singolo. Spero di fare quanti più gol possibili e dare il massimo per far vincere la squadra”.

 

Negli schemi del mister dove preferiresti giocare?

“Ora come ora potrei giocare come esterno di attacco visto che davanti ci sono due mostri sacri. Io mi sento un attaccante puro, una prima punta, e sono a completa disposizione di mister Lazic che mi schiererà quando e dove riterrà più opportuno”.

Sezione: Calcio lucano / Data: Ven 09 settembre 2016 alle 15:40
Autore: Manuel Scalese / Twitter: @ManuelScalese
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