Salvo clamorosi cambi di scenario, saranno cinque le compagini lucane aventi diritto a partecipare al prossimo torneo di Serie D, anche se per definire alcune situazioni bisognerà attendere ancora un po’.

Ai nastri di partenza della futura Serie D vi saranno PotenzaPicernoFrancavillaReal Metapontino (neopromossa), e Melfi (retrocessa dalla Lega Pro), con il punto interrogativo sulla Vultur retrocessa in Eccellenza nella finale dei Playout e in attesa di capire le intenzioni della società non solo in ambito ripescaggio.

I mutamenti, seppur ufficiosi, potrebbero concentrarsi nel vulture-melfese, oltre che in riva allo Ionio. Attualmente, sembra in forte bilico sia il futuro del Melfi che della Vultur, su entrambi infatti aleggia lo spettro fallimento. I federiciani dopo 14 lunghe stagioni nei professionisti rischiano di sparire fuori dai radar calcistici dopo il recente addio di Maglione, mentre i vulturini restano in attesa di capire quali siano le intenzioni di patron Dipierri che da una settimana a questa parte ha fatto perdere le sue tracce. La società bianconera potrebbe ancora tentare la strada del ripescaggio ma lo scoglio più arduo da superare è legato alla debitoria del club con i rimborsi spesa dei calciatori fermi a gennaio. I problemi però arrivano anche dalla costa ionica con il neo promosso Real Metapontino che dalla gioia del ritorno nei dilettanti potrebbe sprofondare nell'incubo di una mancata iscrizione alla prossima quarta serie nazionale. Nessun problema invece per Potenza, Picerno e Francavilla già al lavoro per programma la prossima stagione. Nel caso che Melfi, Vultur e Real Metapontino riuscissero a risolvere le rispettive problematiche sarebbero addirittura sei le compagini lucane ai nastri di partenza della futura serie D, ma viceversa se nella malaugurata ipotesi le tre lucane dovessero alzare bandiera bianca vedremmo drasticamente abbattersi il numero delle rappresentanti regionali con le sole Potenza, Picerno e Francavilla a difendere il nome della Basilicata. 

Sezione: Calcio lucano / Data: Lun 12 giugno 2017 alle 14:13
Autore: Manuel Scalese / Twitter: @ManuelScalese
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