Una notizia  che lascia esterrefatti. Le dimissioni concordate di mister Ragno è qualcosa che certamente darà una scossa, si spera positiva, all’ambiente rossoblù, in un mondo, come quello del calcio, che vede l’avvicendarsi di tecnici sulla panchina. Eppure la sua conferma, del giugno scorso, dopo la cavalcata vincente dello scorso torneo, con la vittoria dell’ostico campionato di  quarta serie e il ritorno in serie C dopo ben otto anni di sofferenze, amarezze e tribolazioni, pareva la decisione più equilibrata e saggia da parte del  Presidente Caiata. Aveva proseguito l’avventura nel capoluogo lucano, per  una sfida importante e significativa e accettando una nuova scommessa,  sposando  un rinnovato progetto sportivo. Si era proposto,  in punta di piedi, senza atteggiamenti esaltanti, ma con sano e realistico pragmatismo, proponendosi come faro e punto di riferimento  per giocatori giovani ed esperti.  Le sue qualità, il suo impegno e la sua professionalità, sono state messe a servizio del gruppo, accompagnando il Potenza Calcio verso traguardi ritenuti impensabili, fino all’avvento dell’attuale presidenza. Certamente mister Ragno è un  tecnico preparato, che ha cercato di veicolare il suo “credo calcistico” senza inutili proclami, senza roboanti appelli e senza  atteggiamenti plateali. Altro che “fiumi di parole”, inconsistenti, esagerati e teatrali!

A distanza di poco più di tre mesi,  da quella conferma,  si registra il suo disimpegno, imposto, probabilmente, dai risultati non soddisfacenti,  in questa prima parte della stagione. Il dazio da pagare  per l’ingresso nei professionisti.

Registro che, mai come in questa occasione , anche gli appassionati  rossoblù si sono divisi fra i pro e i contro.

Fra coloro che avrebbero voluto ancora accordare fiducia al mister di Molfetta, riconoscendogli stile, competenza e professionalità  ed altri che a gran voce, quasi a tentare di sovrastare i più moderati,  a richiederne “la testa”,  pretendendo l’immediato allontanamento.

I tifosi giustamente sono amareggiati dai risultati insoddisfacenti. Con l’uscita di scena di Ragno, anche gli alibi di qualcuno, non hanno più dimora .

Da subito, non ci saranno più sconti, soprattutto a coloro che non hanno, probabilmente, inteso in che “piazza” albergano e ne devono sostenere i colori. La maglietta dovrà essere amata e  sudata, sempre, senza individualismi ed inutili protagonismi,  deleteri al collettivo. Il Potenza per la sua Storia e il suo blasone merita l’abnegazione di chi gareggia dalla sua parte!

Non un addio, ma solo un arrivederci a mister Ragno: “E’ stato un piacere conoscerla e condividere con lei un breve, ma intenso, tratto di strada, nel percorso dello sport e della vita. Le auguro tanta fortuna e le  migliori soddisfazioni professionali,  Lo merita la sua onestà intellettuale, il suo garbo e il suo stile. Non so dove, non so come, non so quando,  non so perché, ma sono sicuro che ci rincontreremo e sarà bello rivedersi e salutarsi con, spero reciproca,  sincera stima”.

Ad maiora,  semper!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 08 ottobre 2018 alle 15:18
Autore: Giuseppe Rita
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