Siamo al primo luglio e fra qualche giorno, presumibilmente Lunedì 4,  concretamente, verrà alzato il velo che copre, misteriosamente,  l’assetto societario, con  l’ufficializzazione, anche,  del neo allenatore  e di alcuni dei nuovi protagonisti,  che calcheranno il campo  del Viviani.
Verosimilmente  saranno loro ad inaugurare il moderno  “prato sintetico professionale”  che da qui a breve (sic!)  andrà a sostituire il terreno  decennale che attualmente  è utilizzato.
Certamente mancherà ai più nostalgici l’odore dell’erbetta e non solo, ma anche con la sua sostituzione i ricordi resteranno comunque indelebili in coloro che hanno avuto la fortuna, per questioni anagrafiche, di assistere alle gesta del  Potenza in serie B. Quelli che “scendevano”   ad applaudire i protagonisti di quell’epoca, molti dei quali,  con una fulgida e duratura carriera hanno lasciato un segno importante nel panorama calcistico nazionale.
Torniamo al presente. Si mostrerà,  con i primi acquisti,  se il campionato dei rossoblù,  della prossima stagione,  sarà  competitivo, soddisfacente  e con una prospettiva   vincente, oppure nuovamente carico di tribolazione e trepidazione ed ancora una volta  con programmi ridimensionati e minimalisti.
In questo malaugurato caso lo sguardo  degli appassionati, il cui numero, realisticamente, si sarà sempre più assottigliato, sarà rivolto non all’oggi, ma ad un ipotetico “domani”.
Può essere, altresì, che nei primi giorni del mese del solleone V&V  sbalordiscano tutti con ingaggi di top player  che potrebbero consentire di fare
l’auspicato  salto di qualità.
Tempo a disposizione per una pianificazione ottimale  i due Presidenti Vangone e Vertolomo, ne hanno avuto a sufficienza. Se il risultato dovesse essere  scadente e approssimativo  vuol dire che è scemato l’interesse iniziale e  soprattutto è venuta meno la voglia di investire in un progetto vincente.
E non è da considerare una giustificazione il fatto di essere, da sempre,  isolati in quanto  gli stessi erano già a conoscenza di non poter contare   sull’imprenditoria locale che,  da molti anni, è distante e distratta dalle sorti del sodalizio del leone.
Che i Presidenti forestieri investano tanto o poco in una città non loro  è, comunque,  da ritenere un atteggiamento apprezzabile.
Che vuol dire aspettare Godot? Significa che l'uomo, con pazienza, aspetta per tutta la vita qualcosa che possa dare un senso alla propria esistenza.
Il Calcio Potenza per parecchi  tifosi rappresenta un punto di riferimento importante e irrinunciabile, anche se non
 molti, penso, ne sono consapevoli.
Se ne tenga, invece, conto!

 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 01 luglio 2016 alle 00:04
Autore: Giuseppe Rita
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