~~L’attesa è terminata.  Il campionato di serie D - stagione 2016-17 - inizierà   domani, domenica 4 settembre, con la prima trasferta a Manfredonia.
“Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita il proverbio.
Il calendario iniziale dei rossoblù sembra ostico, in considerazione soprattutto del fatto di dover disputare lontano dal Viviani le prime gare casalinghe.
Si eviti,comunque, di dare corda a prevedibile sentimenti di pessimismo e vittimismo.
Tutte le squadre del girone  si sono attrezzate adeguatamente per una quarta serie avvincente, con un adeguato spessore tecnico-agonistico.
Tanti saranno i giocatori, che non avendo trovato spazio in LegaPro si adatteranno al maggiore campionato dilettantistico.
Pensando che il gap di ritardo dei rossoblù, con le altre compagini, soprattutto le più ambiziose, non sia, ancora,   colmato.
L’organico è tuttora numericamente  incompleto  in alcuni ruoli cardine, soprattutto se lo scopo è quello di  essere competitivi e di recitare un ruolo di primo piano.
Spero che si faccia, subito,  un ulteriore e determinante sforzo per rinforzarla.
Pensare di farlo, eventualmente, nel mercato di riparazione invernale, potrebbe essere  colpevolmente  sbagliato, oltre che tardivo.
Mi attengo alle dichiarazioni del Presidente Andrea Vertolomo: “l’obiettivo è arrivare nei primi tre posti”.
Recitare un ruolo da comprimari è una parte che non si addice ad una tifoseria ed ad una città che, in passato,  ha già sofferto, abbondantemente!
Anche a livello organizzativo ci sono ancora  dei vuoti e delle ombre  che andrebbero, immediatamente, schiariti. Due mesi di tempo, purtroppo, sciupati!
Senza idonea pianificazione e organizzazione, ma con approssimazione e superficialità,   non si va da nessuna parte.
Per fare un grande Potenza ci sarebbe  bisogno del contributo economico, organizzativo e logistico di più forze attive.
Il mio auspicio è che ci siano non chiacchiere, ma fatti da parte dell’imprenditoria locale, da sempre, distante e distratta dalle vicende della maggiore squadra cittadina.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di combinare attorno ad un progetto vincente  coloro che hanno  a cuore,  non solo le sorti del sodalizio del leone, ma lo sviluppo e il miglioramento della qualità della vita,  dell'intera città capoluogo.
Ricordo che si è al secondo anno di quel  programma stilato su base  triennale, per pianificare il salto di categoria.
Quest’anno , forse ci sono le condizioni ottimali, per tentare di ritagliarsi un ruolo da protagonista, considerando principalmente  il favorevole contesto ambientale, dei campi dove si andrà a giocare.
Una valutazione del livello tecnico-agonistico, al momento, non è possibile farla se non attraverso la valutazione solamente  dei nomi delle “rose” e non del gioco che si esprimerà.
Perché non tentare la scalata?
“La piazza”, certamente,  non vede l’ora di  esultare e smentire le nefaste previsioni di qualche osservatore.
Sognare, non costa nulla!

 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 03 settembre 2016 alle 00:01
Autore: Giuseppe Rita
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