~~Alla vigilia, in previsione dell’ostica gara di Manfredonia  avevo, in maniera  beneaugurate, citato il proverbio “Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Principalmente  per spronare i rossoblù ad impegnarsi per i colori e per la maglia.
La gara iniziale di un torneo è notoriamente difficile e incerta soprattutto perché non si conosce il valore degli avversari e qual è il loro approccio al campionato.
Invitavo principalmente a non “vestirsi” di  pessimismo, che è dilagante in città ed ad evitare negativo vittimismo.
La partita di ieri e le primi indicazioni relative all’analisi delle compagini del girone H  lo descrivono di buon livello tecnico con fior di giocatori a calcare, in maniera inedita,  i campi di serie D.
Dopo questa bella prova e soprattutto dopo  l’ottima vittoria i rossoblù possono prendere maggiore coscienza dei propri mezzi, ma allo stesso tempo rendersi conto dei propri limiti.
Alla Società il compito di intervenire adeguatamente e SUBITO.
Come annunciato si spera che già per la giornata di domani alcuni - due o tre nuovi giocatori - saranno a disposizione di mister Pirozzi.
Solo allora, forse, l’organico potrebbe essere se non numericamente completo, quantomeno più competitivo.
Il proposito  di avere in organico 12 giocatori under e 12 over deve essere soddisfatto per avere i giusti ricambi in caso di defezioni procurate da squalifiche ovvero  infortuni. La vittoria, forse insperata,  di ieri deve servire a dare nuovo entusiasmo e giusti  stimoli alla doppia presidenza.
Ricordo che i campionati si vincono con partenze sprint e contando sul fattore sorpresa ed entusiasmo. Come dire “vincere aiuta a vincere”.
Recitare un ruolo di primo piano deve essere la “mission” e questa prima vittoria può servire da volano per aggiungere rinnovate motivazioni.
 “Arrivare nei primi tre posti” è il risultato presidenziale ambito, ma per raggiungerlo è giusto rinforzare adeguatamente la squadra anche con ulteriori “impegni”.
Lo merita quella tifoseria, organizzata e non,  che soffre per i colori rossoblu e che   sulla tribuna loro riservata dello stadio pugliese, a torso nudo per i caldo, (in foto)   ha cantato a squarciagola, incitando gli “11 leoni”.
Certamente è  stata la prima di  tante, probabilmente di tutte le trasferte!
Sfatando i luoghi comuni, che suggeriscono di non celebrarsi e di non deprimersi, io dico, invece , che è tempo di esaltarsi e di gioire per spronare, opportunamente, Coloro che  devono correggere errori ed omissioni dell’organico!
Si porga rimedio ai limiti organizzativi e si colmino le caselle vuote dell’organigramma societario tenendo ben presente  che l’improvvisazione non paga.
Per raggiungere la desiderata  meta  servono uomini e mezzi adeguati ad un progetto vincente.
Ed ora l’obiettivo prossimo è quello di replicare il risultato positivo nella prossima prima partita interna della stagione, anche se lontano dal Viviani!
Sognare? Perché no!

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 05 settembre 2016 alle 00:01
Autore: Giuseppe Rita
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