Dopo l’inopinata e spiacevole sconfitta a Francavilla in Sinni , il Potenza scende in campo al Viviani , avendo la possibilità di riabilitarsi immediatamente.

Alla vigilia mister Ragno aveva predicato sicurezza, confermando che i suoi “ragazzi” detenevano,  intatto, le certezze e le convinzioni per raggiungere l’obiettivo stagionale.

All’andata era finita con un rotondo 0 a 2 con realizzazioni di França e Guaita, assente, quest’ultimo,  per squalifica, peraltro non ridotta , dopo il ricorso.

Ieri sera finisce con un importante successo dei rossoblù, che riescono ad incamerare tre punti fondamentali per la classifica, nonostante la sofferenza dell’ultimo quarto d’ora di gara.

La marcatura è di Francesco Vaccaro, sostituto di Panico,  che ottimizza di testa un pallone proveniente dalla destra.

La mancanza dei due “elastici” di ambo i lati , Guaita e Panico,  è stata colmata, in maniera soddisfacente,  dai sostituti.    

Anche i tifosi hanno voluto testimoniare il loro “attaccamento” ai colori rosso e blu  e  lasciare il  segno,  allestendo una coreografia con bengalini e fumogeni da “costringere”  gli spettatori  a stare col fiato sospeso,  trasmettendo  un’emozione che si può registrare solo in altre categorie e in  atri stadi più importanti.

Come a dire che questa quarta serie  sta stretta al Potenza Calcio , alla città capoluogo, ai suoi affezionati tifosi e all’intera comunità

Dopo questa gara ne mancano solo cinque alla conclusioni, tre in campo esterno e due al Viviani.  L’ultima di campionato,  delle tre fuori casa,  ’è  quella a Molfetta contro la già retrocessa Fulgor.

I 71  punti attuali fanno stare sereni, sono gli altri a doversi preoccupare .

Le considerazioni di oggi penso siano le medesime dell’andata quando fu affermato dall’allenatore rossoblù: “Tre punti pesanti, per continuare il sogno”.

Ancora una volta sono parse importanti le motivazioni  per compiere il salto di qualità. Si è evidenziato   quella  giusta spinta  per cogliere l'attimo e per  prendere al volo l'occasione,  superando, anche,  i propri limiti.

 Una delle peculiarità  del Potenza  “targato” Ragno,  è  di giocare da squadra, tralasciando  individualismi, dannosi alla generale gestione del gioco.

Una menzione particolare , comunque, ritengo di assegnarla a Breza per un doppio intervento, sul finale di gara, che equivale ad una realizzazione e a Mirko Guadalupi che, soprattutto nella prima frazione, ha deliziato la platea con tocchi e giocate di alta maestria.

Ed ora  i “leoni rossoblù” si predispongano  a proseguire   la “cavalcata vincente”  in questo  torneo,  colmo di diverse difficoltà

 

Foto: aria di festa al Viviani

 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 30 marzo 2018 alle 00:17
Autore: Giuseppe Rita
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