Quando i risultati non “arrivano” il primo ad essere messo in discussione, in qualsiasi squadra del pianeta, è certamente l’allenatore. E’ una prassi consolidata quasi in tutti gli sport, ma nel calcio questo “vezzo” è più accentuato.

Anche a Potenza , città del mondo,  è cominciata ,   da parte di una minoranza (fortunatamente),  il “processo” al trainer, Un punto, in tre partite disputate,  è un ruolino di marcia insoddisfacente e preoccupante, anche se ad onor del vero gli avversari “incrociati” non erano compagini di poco conto, ma attrezzate adeguatamente per disputare un campionato di vertice. Mi riferisco al Catanzaro, costruito per vincere, al Monopoli allestito per consolidare il risultato dello scorso anno (sesto posto) e alla Juve Stabia,   approntata per insidiare la leadership. Niente, il tifoso non ne vuole sapere e colpevolizza il trainer di Molfetta. Personalmente penso che i risultati deludenti, fino ad ora acquisiti,  non siano da addebitare a carenze del mister , ma piuttosto a cause concomitanti contingenti, che non hanno consentito alla squadra rossoblù di  esprimersi al meglio. Parlo ad esempio degli infortuni  di Giosa, Guaita e Salvemini. Le assenze  non hanno consentito di poter beneficiare di opportuni e necessari cambi, con giocatori più freschi.

Mettere in discussione mister Ragno è quantomeno ingiusto e ingeneroso. Si è guadagnato sul campo la conferma e ha “sposato”, con entusiasmo, il progetto in serie C, rifiutando offerte importanti, da compagini di quarta serie. Paliamo di un tecnico con carattere,  determinazione e motivazioni forti e  che può “vantare” di aver conquistato ben  dieci  promozioni. E non è riduttivo la circostanza che siano state ottenute in campionati cosiddetti minori: la mentalità vincente, se la si ha,  si mostra in qualsiasi categoria o attività!  Ha voluto, fortissimamente, questa riprova,  per misurarsi nei professionisti,  in un torneo per lui misterioso, perché nuovo,  intrigante e affascinante. Mister Ragno vuole diventare  il protagonista,  al  “timone” della società più prestigiosa e di “antica” tradizione della regione. Osservare con quale piglio e scrupolosità conduce gli allenamenti settimanali e dirige il suo staff,   fa capire che si ha a che fare con un allenatore capace e carismatico,  che fa del lavoro sul campo la sua filosofia vincente.

Il trainer  ha dimostrato, nell’anno appena trascorso, di essere un  allenatore preparato, oltre che un saggio comunicatore  e di non essere avvezzo a recitare o a“fare comizi”.

E’ assai diverso da altri tecnici.  

Nicola Ragno, invece,  ha atteggiamenti  sobri,  genuini e  si comporta con stile e professionalità. E’ abituato a vincere, ma anche nella sconfitta non perde l’aplomb.  

Sono convinto che, godendo della rinnovata fiducia del Presidente  Caiata,  dalla  prossima gara con la Paganese,  inizierà la riscossa sua e dei rossoblù!

Per questo e non solo, bisognerebbe sostenere Ragno, senza se e senza ma!

 

FOTO: da archivio personale.

 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 29 settembre 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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