“I sogni finiscono all'alba” e quelli della Società rossoblù si dissolvono nel primo pomeriggio di una calda giornata di inizio agosto. L'amarezza non deve dar spazio ad atteggiamenti di scoramento, ma deve essere di sprono per cercare di raggiungere sul campo l'obiettivo tanto agognato e,  si spera,  solo rinviato.

Al netto della disillusione è importante , comunque, che si sia messo un punto fermo e definitivo ad una “querelle” che, oltre che  sfibrare addetti ai lavori e non,  non ha dato punti di riferimento su cui concentrarsi.  Da oggi in avanti bisognerà “guardare” solo alla categoria  di competenza, ovvero la quarta serie nazionale. Questa “storia” ha fatto perdere tempo prezioso per allestire adeguatamente,  la squadra, in ogni reparto, onde diventare  competitiva e vincente e poter sfidare, ad armi pari, le contendenti  che lotteranno per aggiudicarsi, sul campo, il campionato. Nell'allestimento dell'organico molto è stato fatto, anche se manca ancora qualche pedina di qualità superiore, affinché la compagine del leone diventi “padrona del proprio destino”, tanto che debbano essere le altre squadre a preoccuparsi dei rossoblù e non viceversa. Un punto fermo già c’è, cioè un’organizzazione societaria non più approssimativa, col  sostegno di uno staff medico/sanitario di ottimo livello.

Ciò porterà certamente  notevoli benefici, con la conquista di provvidenziali punti in classifica.  Ed ora si potrà anche “lanciare” la campagna abbonamenti, con la speranza che in tanti si rechino ai “punti vendita” a prenotarlo.

Sarebbe questo un tangibile attestato di appartenenza alla “famiglia rossoblù” ed una palese testimonianza di condivisione e di vicinanza ai nuovi fattivi dirigenti.  Potenza è una città fredda, non solo  a livello climatico, ma riesce, se adeguatamente sollecitata, ad appassionarsi ed  entusiasmarsi, quando i progetti sono seri, ambiziosi e lungimiranti. Dopo lustri di anonimato e di oscurantismo, sportivo e calcistico, finalmente, si potrà indossare l'abito da protagonista e sono certo che   questa piacevole  sensazione coinvolgerà non solo i supporters fidelizzati, ma l'intera comunità del capoluogo di regione. Per l'annata agonistica che verrà, rispetto agli anni passati, penso che non ci sarà più la possibilità di aspirare al salto di categoria attraverso i ripescaggi. Con la decisione  di oggi il Consiglio Federale, ha intrapreso la strada della progressiva riduzione delle squadre, con l'obiettivo di cambiare il format, riducendolo.

Per questo è importante attrezzarsi, prepararsi, partire bene e gestire al meglio le situazioni negative perché in Serie D, una sola vince, tutte le altre perdono.

Ed ora,  si pensi  già al domani perché,  “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni”, come asserisce Paulo Coelho.

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 04 agosto 2017 alle 14:51
Autore: Giuseppe Rita
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