Dove eravamo rimasti ? Ci eravamo fermati, a giusto un mese fa, al minuto 95° contro il Gravina, quando un velenoso cross dalla sinistra aveva ipnotizzato la difesa rossoblù, che non intervenne a favore di un fortunoso colpo di testa ospite …. E fu pareggio.

Da allora, per altre due partite,  mezze delusioni e poche soddisfazioni con la squadra di mister Ragno che sembrava aver perso le certezze dei tempi migliori  e le convinzioni che governavano i gesti.

Eccoci a Taranto, dopo una settimana velata dalla delusione di aver perso il vertice della classifica  e dalla novità inerente alla contrattualizzazione di un giocatore di “quantità e qualità”, tal Mario Coppola.

Minuto 8°,  percussione sulla destra di Davide Biancola, che approfittando, anche,  di un rimpallo favorevole scaglia una “sassata” alle spalle del portiere ionico. Il pallino resta in mano ai rossoblù lucani che raddoppiano al 34’, con una perla, l’ennesima, di Carlos França , che trafigge la porta locale con un fendente  preciso e potente.  E’ l’apoteosi, è il trionfo, è il tripudio da parte dei lucani.

Altra netta occasione, sciupata inopinatamente,  da Siclari.  

I rossoblù della “Città dei due mari” tentano un forcing finale che non produce esito per l’abnegazione dei leoni che, in inferiorità numerica, si sacrificano per difendere il risultato acquisito.

Il triplice fischio è vissuto come una liberazione. Finisce 1a2! Il rossoblù, del leone,  fluttua nell’aria.

Qualcuno si esalta, taluni si commuovono, , tanti si emozionano.  

C’è soddisfazione  per come il “gruppo” rossoblù anche se stremato, abbia reagito, con spirito reattivo,  dopo il periodo sfortunato, che ci si augura  sia stato lasciato alle spalle. 

Onore e merito all’intera squadra che ha saputo serrare i ranghi dopo l’espulsione di Bertolo al minuto 71° e non abbattersi successivamente al gol tarantino (75’), che accorciava le distanze.   Onore e merito a mister Ragno, sempre sul “pezzo”, che non ha perso mai  la calma, effettuando “cambi” appropriati. Onore e merito alla Presidenza che con arguzia e con una scelta oculata, ha disposto il silenzio dei propri tesserati onde  evitare esasperazione di toni e contenuti, per un dopogara non particolarmente tranquillo.

I campionati si vincono con giusta concentrazione, con attitudine  al sacrificio, con opportuna carica agonistica  e con quella legittima dose di fortuna. Penso che il Potenza già benefici di queste basilari prerogative e possa meritarsi, anche,  i favori della “dea bendata”.  

Archiviata positivamente questa “pratica”  adesso  lo sguardo è rivolto allo Sporting Fulgor Molfetta , atteso al Viviani domenica prossima per l’ultimo turno del girone di andata, che corrisponde all’ultima gara dell’anno 2017.

Non sarà una partita agevole anche in considerazione che, il prossimo avversario, è reduce dalla sconfitta interna subita ieri, ad opera dell’Altamura ed avrà spirito di rivalsa.

Il Potenza è attualmente al secondo posto, solitario, nella graduatoria che vede in testa il Team Altamura.

Inizia un’altra settimana di attesa.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 11 dicembre 2017 alle 00:05
Autore: Giuseppe Rita
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