Forse ci siamo: il passaggio di proprietà a una cordata potentina è in dirittura d'arrivo. Caspita! Solo il fatto che ci potrebbe essere concretamente un cambio di proprietà con persone locali (o originarie della città capoluogo) è una grande notizia. Quindi devo scusarmi con i lettori (e con gli attori) per non aver dato fiducia all’imprenditoria potentina…
Per alcuni inconvenienti dell'ultima ora, però, la firma è rimandata. Verrebbe da dire: “mai una cosa che fili liscia come l’olio”. Va bene, dobbiamo soffrire fino alla fine (e ci siamo abituati), attendendo di capire quando e come questo passaggio, auspicato, prenderà forma. Siamo speranzosi che il closing con il gruppo di Ferrara, Fontana e, probabilmente, Salvatore Caiata avvenga al più presto. In questo caso il Potenza avrebbe un futuro più che roseo specialmente con la giusta programmazione e un'organizzazione adeguata.

Nel frattempo ci giriamo intorno e troviamo la rappresentanza lucana impoverita e di brutto. La Vultur Rionero lascia la D in malo modo e dopo un solo anno. Gestione approssimativa da parte della società? Le solite promesse non mantenute? Errori tecnici e anche sfortuna? Il risultato, quello che si leggerà sugli almanacchi, è, purtroppo, la retrocessione in Eccellenza e con grandi nubi all’orizzonte. La Lucania, anzi la serie D perde una piazza importante, calorosa, che vive di calcio e che porta al campo numeri rilevanti… Eppure ha perso con una compagine, la Madre Pietra Daunia, che ha un patrimonio di poche centinaia di spettatori ma capace di compiere un vero e proprio miracolo calcistico. Anche questo è il bello (e il brutto) del calcio. Auguriamo ai bianconeri di ritrovarsi attorno a un progetto che preveda un pronto ritorno alle serie più consoni alla città vulturina.

Aspettiamo le prime mosse del Real Metapontino, non nuovo al palcoscenico della D, che farà riaffacciare in IV serie un centro importante come Policoro, il Picerno e il Francavilla in Sinni partono da una base collaudata con Arleo e Lazic in panchina e con le giuste mosse potrebbero regalare ai propri tifosi enormi soddisfazioni.

Una menzione particolare al mezzo miracolo che ha compiuto il Lagonegro che, pareggiando per 0-0 in trasferta a San Giorgio a Cremano, potrà giocarsi in casa (a Francavilla in Sinni, domenica alle ore 16.00) l’accesso alla finale con vincente tra Altamura e Acireale… e già questo sarebbe un grande successo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 23 maggio 2017 alle 19:42
Autore: Rosario Cammarota
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