Più di ¼ di campionato è andato via e il tabellino dei “leoni rossoblù” indica: partite giocate 9, vinte  8 , pareggiate 1, perse, 0, gol realizzati 29, subiti 4, posizione in classifica 1^, con 25 punti, distanza dalla seconda punti  3 (Cerignola). La “cavalcata” vincente   è ripresa, con maggior vigore e convinzione,  dopo la “frenata”, col pareggio, ad Aversa di domenica scorsa, che aveva fatto, inopinatamente,  storcere il naso a qualcuno.

Quattro gol  ( Sicignano, Guaita, Di Somma, França) a sancire la vittoria netta; Alfano in rete per il Pomigliano,  sul parziale di 3 a 0. La prima rete stagionale di Guaita, che soffriva per questa, solo momentanea, mancanza e di due difensori a testimoniare la coralità del  sistema di gioco di mister Ragno.  Mai come questa volta gli assenti, ingiustificati,  hanno perso un’occasione di sano svago.

La convinzione, uscendo dal Viviani, è che IL Potenza c’è.

C’è nel risultato che è stato favorevole e netto,  nonostante qualche apprensione di troppo sul parziale di 3 a 1.

C’è perché anche se con qualche imprevisto calo di concentrazione si è centrato l’obiettivo della conquista dei tre punti, senza perdere mai la testa.

C’è per ave giocato,  come al solito,  da “squadra” lasciando da parte narcisismi e personalismi.

C’è per aver mostrato, quell’atteggiamento giusto e quella mentalità ambiziosa, in tutte le fasi della partita.

C’è perché, dopo il  rodaggio iniziale, comunque vincente,  si riconosce la “mano” del tecnico e la sua “filosofia di gioco”.

C’è perché tutti i giocatori, anche se impiegati solo per brevi tratti di gara, evidenziano impegno, carattere e mettono in mostra il proprio valore.

C’è  perché, in attesa della non facile trasferta a Sarno,  di mercoledì 1. Nov., e la successiva gara con un non certamente arrendevole Francavilla in Sinni, questo successo consegna certezze e convinzioni.

C’è per aver placato taluni tifosi scettici (pochi per la verità!), dopo il pareggio di otto giorni fa.

C’è perché oltre a França e Siclari, si hanno, nella faretra, altre frecce da utilizzare dal nome di Guaita, Di Senso, Berardino, Coccia, oltre ai  difensori col “vizio del gol”.

C’è perché  gli under, impiegati ieri,  quali Breza, Biancola, Panico, Di Somma, Schisciano, hanno  dimostrato di non essere  solo promesse, ma certezze  sui quali poter fare affidamento.

C’è perché probabilmente nel prossimo “mercato invernale” ci saranno grosse difficoltà a migliorare, con ritocchi adatti e competitivi,  un organico già ampiamente valido (cit. mister Ragno).

C’è per aver conseguito un qualificato appeal  con le importanti  intese raggiunte, sia col  main sponsor che con quelli “secondari”.

C’è perché le scuse del Presidente Caiata al neo sponsor Venum3.0,  per la non utilizzazione della maglia bianca col marchio dell’azienda, a causa di un disguido con la società avversaria,  denotano  signorilità e perspicacia. 

C’è perche il Potenza Calcio va avanti,  per la sua strada, senza interessarsi dei risultati delle squadre avversarie (cit. Caiata)

 

C’è perché… IL Potenza e Potenza … sognano!

 

In Foto : festeggiamenti sotto la Curva Ovest, 

a cura di Sergio Pistone, che si ringrazia.

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 30 ottobre 2017 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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