~~Una pareggio con rammarico. Al nuovo Solaro di  Ercolano  i rossoblù  non vanno oltre il  risultato di parità, il secondo  consecutivo, questa volta  in campo esterno,   dopo quello con l’Anzio di domenica scorsa. Non riescono ad ottimizzare la superiorità numerica degli ultimi dieci minuti ( 7+3).
Cogliere due  punti,  in tre gare disputate,  vuole dire aver in un certo qual modo, vanificato tutto quello che di buono era stato compiuto ad inizio torneo. Il “tesoretto” iniziale è stato dilapidato, con la capolista  Gravina,  in fuga. Continuano a pesare le assenze di Pepe ( infortunato) e Villa, al quale è stata  ridotta la squalifica e quindi  sarà disponibile  il prossimo turno, ma continua soprattutto a gravare la “panchina corta” e l’impossibilità di effettuare cambi determinanti e validi.
La squadra  nonostante le fibrillazioni societarie della settimana appena trascorsa si è  battuta con caparbietà,  mettendo il  massimo impegno.
I problemi , comunque c’erano e continuano ad esserci,  nonostante siano mitigati dal parziale risultato positivo.   
Penso che  i giocatori si sentano isolati in un eremo forse anche confortevole , ma avulso dal contesto cittadino  e sono probabilmente delusi che, a  roboanti proclami e dichiarazioni, non facciano seguito fatti consistenti.
E’ ora di voltare pagina! E’ il momento delle decisioni risolutive ad iniziare dal completamento dell’organigramma societario , a partire da uno staff sanitario continuo ed efficiente,   nonché dall’adeguamento della “rosa” a disposizione.
L’organico è, certamente,  numericamente insufficiente!
Il primo passo organizzativo è stato compiuto con la nomina a Direttore Generale dell’avv. Michele Saponara, che tanto si è speso, in questi ultimi giorni,  pro Potenza Calcio.
“IL POTENZA NON E’ UN GIOCATTOLO!” ,  hanno scritto a lettere cubitali, su uno striscione,   i tifosi , delusi ed amareggiati da questo andazzo poco piacevole. 
Questa frase, oltre ad essere “il manifesto” di un  doloroso disagio dei tifosi del leone, vuole essere  un messaggio di richiesta di sostegno alle forze vive, imprenditoriali e alla politica locale della città capoluogo.
L’appello “Fatevi avanti,… non temete!” del neo D.G. , va in questo senso.
Intanto la trattativa per l’ acquisizione/cessione societaria sembrerebbe  definitivamente fallita.
Come la Storia insegna, anche in questo caso,  si è sviluppata, negli appassionati rossoblù,  una contrapposizione netta e dividente.
Si ricordano le dispute , specificatamente nell’ambiente sportivo, fra  Coppi-Bartali  nel ciclismo, Prost-Senna nell’automobilismo,  Mazzola - Rivera  e più recentemente Messi - Cristiano Ronaldo nel calcio. In egual modo   si è generato il dualismo fra i propugnatori di Vangone & Vertolomo, attuali proprietari,   ed  i fautori dell’avvento di Gerardo Faruolo e della sua “cordata”!
Un intervento del Sindaco e una dichiarazione  dell’assessore competente sarebbero state (e lo sono, ancora adesso) estremamente appropriate,  per una “piazza” che si sente  orfana di punti di riferimento  politico-amministrativo.
V&V devono dare, a questo punto,  segnali tangibili della loro fattiva dedizione.
Non è più tempo di proclami, non è più occasione di chiacchiere, non è il momento di dubbiose promesse e d’insicure  aspettative.
E’ giunta l’ora della concretezza.

FOTO : di Francesco Telesca, che si ringrazia.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 24 ottobre 2016 alle 00:01
Autore: Giuseppe Rita
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