Nona giornata di campionato: Sicilia amara per i rossoblù. Dopo una gara condotta con piglio da protagonista i leoni si arrendono al minuto 90+2.

Dire che si è trattata di una vera e propria beffa non è  esagerato.

Dopo aver agguantato il momentaneo pareggio con França, bravo ad insaccare perentoriamente  di testa al minuto 63,  i rossoblù riescono ad imporre il proprio gioco per quasi tutta la seconda frazione.  E’quel “quasi” che è discriminante,  poiché  in pieno recupero,  da un tiro d’angolo calciato dalla destra di  Ioime,  è preciso e deciso, poiché  non marcato , il colpo di testa,  nell’area piccola, da parte di D’Angelo.

I siculi non credono ai propri occhi  e festeggiano in maniera plateale per aver vinto una partita che se avessero pareggiato, già  avrebbero dovuto  ringraziare il fato.

Questo è il calcio. Dà e toglie. Oggi è toccato al Potenza non riuscire a portare a casa il risultato positivo, pur dominando in lungo e largo,  ma in altre occasioni,  sono convinto,  che la dea bendata guarderà dalla sua parte. Soddisfa, comunque,  aver visto i rossoblù giocare da “squadra”, con piglio giusto e  con un atteggiamento propositivo, evidenziando  notevole personalità e senza alcun timore verso l’avversario. Sono  stati protagonisti incondizionati ,  con un predominio territoriale,  non di poco conto.

C’è amarezza, ma non scoramento; c’è delusione, ma non sfiducia; c’è insoddisfazione, ma non frustrazione! C’è, senz’altro, ricerca di rivincita e di altre ravvicinate occasioni, per invertire l’esito.  Il calcio insegna che non sempre si coglie quanto si semina; bisognerebbe  ottimizzare i momenti di superiorità siglando più reti.  Nello specifico i pali e la traversa colpita, unitamente ad alcune decisioni arbitrali in area, non sanzionate opportunamente, lasciano l’amaro in bocca, anche se la non finalizzazione della gran mole di azioni sviluppate, è una problematicità che si registra dall’inizio del campionato.  Penso sia opportuno  sottolineare  la penuria dei cambi/giocatori effettuati. Sia il suo predecessore che mister Raffaele non sono propensi  ad effettuare  vari cambi, anche per immettere  “gente” fresca, per spezzare il ritmo dell’avversario o per  variare l’assetto della squadra, quando la situazione lo richieda.  In questa partita ad esempio ne è stato effettato solo uno : França per Piccinni, rispetto ai cinque complessivamente previsti. Come mai?Sono certo che mister Giuseppe Raffaele ha la risposta al quesito!

Il punto eventualmente conquistato avrebbe, forse,  significato poco per la classifica generale, ma avrebbe elargito morale ed autostima non di poco conto,  soprattutto in previsione della prossima gara interna che vedrà di  scena al Viviani “l’ammazzazzacampionato”  Catania (salvo decisioni non attese!). Ci si prepari , fin da subito,  all’evento!

Intanto,  in settimana è prevista  la trasferta a Castellammare di Stabia,  per il turno di Coppa Italia.

Sarà turnover ? Penso di sì,… vedremo!   

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 28 ottobre 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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