Sono 31, dico bene trentuno, i ragazzi reclutati da fuori città e soprattutto da fuori regione, che indosseranno la casacca rossoblù, nei campionati giovanili. Aver ricorso a tante risorse esterne per la disputa dei tornei nazionali, Allievi e Berretti, non è un segnale incoraggiante per il vivaio della società del leone. E pur ricordo che, negli anni passati, il lavoro dei tecnici Stenta   e Cirone fu estremamente significativo e positivo. Senza contare che negli ultimi due anni la potenzialità dei muscoli e la preparazione atletica dei giovani  è stata affidata al prof. Andrea Santarsiero, qualificato ed esperto preparatore atletico,  non solo dei giovani.

Rilevare che  tutti quei giovani, nati agli albori del terzo millennio, molti dei quali con capacità ancora inespresse, ma che lasciavano ben sperare per il futuro, sono stati lasciati liberi di “accasarsi” altrove, senza possibilità di esprimere le loro facoltà in loco, meraviglia e lascia perplessi e non gratifica l’operato del responsabile del settore.  

Immagino le difficoltà logistiche che si avranno nel "sistemare" questi ragazzi in età scolastica un una città, la nostra,  che ha insufficienti college e poche  strutture atte ad ospitare ragazzi dediti, contemporaneamente, a studio e sport.

Il vivaio, i giovani, gli under dovrebbero essere il “fiore all’occhiello” di una società  che disputa la terza serie nazionale e che dovrebbe avere, come “mission”, anche quella della valorizzazione dei giovani e delle nuove leve calcistiche.

Comunque,  la speranza per la Berretti,  è che sotto la guida del carismatico Luigi Garzya, che si avvarrà della preziosa collaborazione di Manuel Scalese, i ragazzi possano raggiungere gli obiettivi stabiliti ed offrire  soddisfazione nei rispettivi campionati di competenza, che li vedrà impegnati anche in trasferte non agevoli.

A fine campionato, si saprà se il lavoro è stato proficuo.

Chissà che “nasca” qualche “campione”!

FOTO: Settore giovanile della stagione scorsa.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 08 settembre 2018 alle 07:37
Autore: Giuseppe Rita
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