Con un successo colto nell’ultima parte della partita, quando la situazione diventava man mano più difficoltosa,  si archivia la prima gara casalinga della nuova stagione.

In campo i rossoblù si sono spesi tanto meritando il successo per la mole di gioco espressa e per le numerosissime palle gol avute e non sfruttate, anche per l’ottima prestazione  del portiere ospite Cioce (1999), fisicamente non prestante , ma  concentrato e reattivo. Il minuto 30° è stato fatale alla squadra campana: nel primo tempo per l’espulsione di Chiariello, per fallo da ultimo uomo e nella seconda frazione per il gol che ha cambiato il risultato. La situazione si è sbloccata per una “magìa” di Pepe  che, entrato da pochi minuti, ha mostrato “voglia di giocare”, con caparbietà, grinta, agonismo, unita ad una tecnica sopraffina.  Scagliare un fendente da circa 20 metri è una “giocata” da calciatore di esperienza , dotato di particolare capacità tecnica e  balistica. Il raddoppio ad opera di Coccia, entrato anch’egli dalla panchina,   su di un generoso  assist  di Diop, quest’ultimo sempre più “cane da guardia” del centrocampo.  La panchina lunga ha “pagato” offrendo valide alternative a mister Ragno che ha surclassato la compagine di mr. Campana.

Queste due prime vittorie sono state salutate con soddisfazione sia dal presidente e dalla dirigenza come dal numeroso pubblico che ha assiepato gli spalti, dopo molto tempo. Il “colpo d’occhio” del Viviani era eccezionale. C’è stata la conferma di avere un organico competitivo guidato, in panchina,  da un tecnico motivato e con e idee chiare, tanto che, verosimilmente,  si può, e si deve,  puntare ad un campionato di vertice.  I sei punti in classifica, le due vittorie conseguite, con 5 reti realizzate e nessun gol subito, devono essere valutati con giusto entusiasmo , ma senza perdere di vista la difficoltà del campionato, che è ancora alle prime battute.  Ieri, come non mai, si ci si e reso conto che la spinta del pubblico può essere determinante per offrire giusto supporto ai beniamini in “divisa rossoblù” e per raggiungere i risultati sperati. Comunque, la conferma  della vetta della classifica,  non deve far girare la testa ma deve consolidare la certezza dei propri mezzi. Nel calcio, come nella vita, sono determinanti le motivazioni per raggiungere specifici obiettivi  e come la casistica insegna, i campionati si vincono, spesso,  con la continuità dei  risultati e con partenze sprint. Si registra l’entusiasmo della tifoseria che si è ricompattata  attorno ai colori rossoblù  ed al progetto del Presidente Caiata, ed ha  proposto una originale ed intrigante coreografia (in foto). Certamente il “12° uomo” è un valore aggiunto del quale non ci si può privare. Gli auspicati successi, di cui il “popolo potentino” è orfano da molti anni,potrebbero far fare un salto di qualità anche alla città capoluogo.

Ed ora… occhi puntati alla prossima trasferta!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 11 settembre 2017 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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