La prima stagione del campionato di serie C, del Potenza, dopo molti anni, si è conclusa  con l’uscita dagli spareggi playoff, dopo il pareggio,  a Catania.  Ed ora si accendino le luci del semaforo:

colore verde per il Presidente Salvatore Caiata , per i Vice Antonio Iovino e Maurizio Fontana, unitamente a tutti i dirigenti,  per essere riusciti a gestire la società in maniera ottimale, organizzandola,  in tutte le sue componenti, sia amministrative che tecniche,   con un budget  non dispendioso.

E  semaforo verde per mister Giuseppe Raffaele,  per lo staff tecnico, per il capitano Carlos Clay França e per tutti i calciatori, oltre per lo staff  medico/sanitario  ed  per gli “addetti ai lavori”,  per il costante impegno profuso e per aver conseguito un risultato sorprendente, oltre le più rosee aspettative

Ancora, semaforo  verde  per i tifosi organizzati e non, per essersi stretti , nei momenti cruciali, attorno alla causa ed ai colori sociali e per aver pianificato l’esodo in tutte le trasferte, anche le più distanti, con “numeri”, in alcune occasioni, da far invidia a “piazze”,  notevolmente più grandi.

Ciò a testimoniare attaccamento, non solo alla squadra rossoblù, ma a tutta la città del leone rampante, che vuole  risorgere. E aggiungo, semaforo verde per coloro che hanno “sposato” il progetto calcistico e  sono riusciti ad intercettare le istanze della popolazione che vede nel calcio, non la semplice partita domenicale, ma un importante  momento di aggregazione  e di socializzazione.

C’è, semaforo giallo  per gli imprenditori e forze produttive della città e non solo, che  si sono nascosti, defilati o fatti negare  per non venire incontro ed essere coinvolti in un rinnovato e lungimirante programma sportivo.

Sempre,  semaforo giallo per i politici, a tutti i livelli, e per quei Amministratori  comunale, provinciale e regionale,  che  hanno distratto il loro interessamento da una realtà sociale. Si spera in quelli appena eletti.

Quindi semaforo giallo per la  “buena suerte”,  per non essere stata generosa, in alcuni frangenti della stagione, e per  aver privato, i rossoblù,  nel momento topico della stagione, di pedine fondamentali quali Giosa, Murano, Coccia,   con capitan França arruolabile solo a “mezzo servizio”.

Dunque, semaforo rosso per la collettività silente, ai benpensanti e all’intellighenzia cittadina per non aver considerato, nel passato,  che la rappresentanza sportiva di buon livello, veicola anche a livello turistico il buon nome della Città.

E poi, semaforo rosso per l’AIA -Associazione Italiana Arbitri- , nella fattispecie CAN Pro, per la qualità media non certamente eccelsa, espressa dai suoi affiliati,  compresi gli Assistenti che, in alcune occasioni,  non sono stati all’altezza del compito.

Pertanto, la delusione per come è andata a finire deve lasciare, giustamente,  il posto, alla soddisfazione e al compiacimento per il risultato inaspettato raggiunto.

E’ stata “pagata”  l’inesperienza  da matricola.

Potenza è, comunque, tornato ad essere protagonista!

 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 08 giugno 2019 alle 12:27
Autore: Giuseppe Rita
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