La prima partita di un campionato è notoriamente difficile e incerta, soprattutto perché non si conosce il valore e le motivazioni dell’avversario. In aggiunta c’è da considerare  che la squadra rossoblù era all’esordio in serie C.

Alla vigilia  invitavo principalmente a  “vestirsi” di  moderato ottimismo,  con la consapevolezza che  dopo otto anni  si affrontava un campionato professionistico, con tutte le insidie e le difficoltà  che riserva.

Dopo la buona prestazione di ieri, anche se non supportata dal risultato positivo,    i rossoblù possono, comunque,   prendere coscienza dei propri mezzi, ma allo stesso tempo rendersi conto delle difficoltà che incontreranno in tutti i campi di gara.  

La squadra è parsa motivata e ordinata, in tutte le fasi dell’incontro nonostante  il rigore dubbio,  che ha sancito il risultato finale, decretato dopo appena  6 minuti (realizza Ciccone) dal fischio d’avvio e che ha scompaginato i piani di mister Ragno. La squadra ha un organico di tutto rispetto  e può beneficiare di esperienza e qualità in egual misura. Dispiace non aver colto , pur meritandolo, almeno il pareggio, con predominio territoriale. Il Catanzaro, pur subendo la pressione avversaria,  non ha mai abbassato il baricentro in maniera evidente,  riuscendo persino  ad indirizzare, verso la porta difesa da Ioime, molti più tiri.

Recitare un ruolo non secondario  dovrebbe  essere la “mission” dei rossoblù  e la partita in terra calabrese ha fatto crescere la convinzione di essere una buona squadra che riesce, anche,   ad imporre il proprio gioco.

Lascia ben sperare che se il Catanzaro  viene indicata, nei pronostici di esperti, fra le compagini che  probabilmente   lotteranno  per una posizione di vertice,   la compagine del leone, davanti ad essa,  non ha sfigurato,  riuscendo a metterla alle corde in alcuni frangenti.

Nota critica: non è parso particolarmente ispirato Nicola Strambeli, che dovrebbe fare la differenza, soprattutto in gare equilibrate come quella alla quale si è appena assistito.

Con l’ingresso di Giosa, certamente,  ne trarrà giovamento il reparto difensivo e non solo,  considerando i lanci lunghi e precisi, dei quali è dotato il centrale difensivo potentino, a beneficio dei reparti avanzati.  

La tifoseria, organizzata e non,  che ama e soffre per i colori rossoblù e che, certamente, seguiranno “i leoni” in tutte le trasferte è tornata da questa   amareggiata, ma certamente non mortificata.

Non è tempo di demoralizzarsi così come non sarebbe stato  il caso di esaltarsi in caso si fosse agguantato il risultato sperato.

Inizia da oggi una settimana importante che porterà alla sfida col Monopoli; prima partita nel rinnovato stadio Viviani,  che si vorrà “bagnare” con una prestazione straordinaria e il risultato positivo.  

E’ giusto, proprio dopo questa ingiusta sconfitta, sostenere gli sforzi del presidente Caiata e degli altri dirigenti e condividere, con maggiore partecipazione,  il   “progetto Potenza”.

Punto e a capo. L’attesa per sabato è già iniziata!

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 settembre 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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