Termina con una strabiliante vittoria del Potenza una settimana vissuta intensamente e che aveva visto gli “11 leoni” imporsi, già giovedì scorso, dopo i calci di rigore, a Gravina,  nel turno di Coppa Italia. “Vincere aiuta a vincere”, è un motto certamente veritiero e da tenere in debito conto.

Spalti gremiti in ogni ordine di posti con più di 4.000 spettatori a godere della prestazione eccezionale, degli “11+5 leoni”. Ha particolarmente colpito, positivamente, la presenza di tante donne e di intere famiglie che hanno gremito le tribune  del Viviani,  comprendendo  il messaggio del presidente Caiata. Penso che la presidenza e la dirigenza, siano soddisfatti dell’attenzione e del  calore riservato dal pubblico,  che dimostra di essere sia nelle partite al Viviani che in quelle in campo esterno,  il “12° uomo” nei fatti e non come semplice accattivante  slogan.

Dopo quattro turni, si registra  l’en plein con 12 punti all’attivo, con ben 14  reti segnate e nessuna subita. “La capolista se ne va”, cantano i tifosi in coro, mentre la realtà diventa allettante  ed i sogni cominciano ad essere sempre più  alimentati. Ed eccoci alla stretta attualità. I rossoblù si  impongono,  dopo una partita condotta  e dominata in lungo e largo, contro un Manfredonia sottotono e certamente inferiore ai rossoblù.  Sono sembrati  equi  i nove  punti di differenza che separavano le due squadre alla vigilia. Il risultato di 7 a 0, non lascia dubbi o equivoci.  Il Potenza  ha messo in mostra il meglio di sé, con l’ultimo arrivato França autore di una doppietta, stesso “bottino” di Siclari, più una rete di Diop, una di Berardino ed un’autorete a completare “l’opera”.  E un tiro di rigore, a risultato acquisito, calciato dal “Cigno” Guadalupi, forse con voluta superficialità, addosso al portiere ospite. La dedica sulla t shirt  rossa, indossata da França sotto la maglia bianca, come ringraziamento, dopo la trasformazione del rigore,  per l’obiettivo raggiunto, “200 VOLTE GLORIA A DIO”, emoziona e commuove!!! Il Potenza ha sfruttato appieno le sue potenzialità , il suo livello tecnico superiore all’avversario ed una tenuta atletica invidiabile. Ha mostrato, fra l’altro,  buona proprietà di palleggio e ripartenze veloci, con un’ottima intesa  fra i componenti di tutti i reparti,  con giocate “a memoria” a dimostrazione di un affiatamento  che viene “da lontano”. Ha in organico giocatori di spicco, che sanno dettare i tempi giusti ed inventarsi le “giocate” più vantaggiose. Mi sia consentita una citazione particolare al nr. 3 Panico (“99), straripante sulla fascia sinistra. I rossoblù, col successo ottenuto, si  isolano  al vertice della graduatoria, candidandosi  a  comportarsi da lepre, in questo girone, certamente, non facile. La squadra del capoluogo, a questo punto, ha la necessità di vivere con serenità e senza particolare apprensione  questa condizione da capolista con la  “panchina lunga” che consente a mister Ragno varie soluzione di cambi, con la possibilità di mutare “in corsa” l’andamento della gara. Le cinque sostituzioni, poi, sono a beneficio soprattutto di chi ha un organico  qualificato  e disponibile. Inoltre ora, con l’ingresso di Carlos França,  anche Giuseppe Siclari, non è più isolato, ma  ha   un partner vicino, con cui “dialogare”,  per  rapide e incisive “mosse”.

Si guardi avanti alla prossima gara, anch’essa interna, col Team Altamura,  (sconfitta in casa per 2 a 1 ad opera della Cavese), con l’obiettivo di sfatare anche il tabù che narra come due partite consecutive sul proprio terreno, difficilmente, si riescono ambedue a vincere.

Questa deve essere la prossima e più immediata “mission”!

Foto: tripudio in Curva Ovest.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 25 settembre 2017 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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