Incomincia , certamente non nel migliore dei modi l’avventura del Potenza, in gare ufficiali. Va bene che si tratta solo di Coppa Italia e perlopiù contro un avversario non certamente ostico, ma i rossoblù di mister Ragno hanno subito una battuta d’arresto che “guardando oltre” si  può ritenere,  anche salutare e tempestiva.

La squadra  è  parsa aver assorbito, in toto, le direttive del tecnico e ha mostrato di avere, soprattutto in alcune individualità, qualità tattiche,  certamente, da squadra che vuole recitare un ruolo di “primo piano”,  nel prossimo torneo. 

Al momento, purtroppo,  i “carichi di lavoro” la rendono, in alcuni tratti,  ancora compassata e prevedibile;   registro,  ad esempio,  alcune “giocate” effettuate con disattenzione, eccessiva superficialità  o con gesti tecnici non appropriati. I gol subiti ne sono la prova.

Di sicuro questo test è stato altamente attendibile e probante sulle potenzialità di una compagnie che una volta raggiunta,  una maggiore intesa e più affiatamento fra singoli giocatori e distinti reparti,  potrà recitare un ruolo, indubbiamente, da protagonista e non da comprimario. Perdere ai rigori (2-2) fa male, ma bisognerà fare di necessità virtù ed impegnarsi ancora di più per l’unico e irrinunciabile obiettivo , ovvero il campionato. Se poi arrivasse, come si sussurra in queste ore,  la “vittoria a tavolino”, sarebbe ben accetto!Attualmente, a detta di mister Ragno,  si è al 70%, della preparazione fisica e fra poco più di un mese si dovrebbe vedere il vero e definitivo Potenza. C’ e da registrare,  rispetto agli anni passati, la serenità che regna nell’ambiente societario e l’entusiasmo che è palpabile nell’aria. Vedere spalti gremiti, con circa 1800 spettatori, per un incontro di Coppa Italia lascia bene sperare per il “domani”. Si è girato definitivamente  pagina.  E’ cambiato l’umore e l’approccio della tifoseria che cercava dei punti di riferimento autorevoli e affidabili e una squadra competitiva sulla quale indirizzare il suo viscerale amore.  Questo sentimento  è stato  anticipato dal “murale” del leone e dall’appropriata frase, messi in evidenza sul muro di cinta dello storico Viviani. Le azioni positive intraprese dalla nuova dirigenza, col non smantellamento dell’intera rosa, ma la conferma degli  elementi più rappresentativi della passata stagione e soprattutto la composizione di un organigramma societario ben strutturato, sono di  fondamentale rilevanza  per una gestione ottimale e lungimirante. Vedere, poi,  la passione e l’eccitazione con cui il Presidente Caiata segue le sorti della squadra del leone è un biglietto da visita di cui compiacersi. Si inizia a comprendere che  una squadra competitiva gode di  ben altro appeal e di diversa considerazione. 

Recuperare il buon nome del Potenza, deve essere il compito basilare della nuova Dirigenza rossoblù, che  sembra aver “sposato” il progetto rossoblù , per una “mission” significativa e “futuristica”.

Ecco, è  questo  il principale obiettivo da centrare.

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 21 agosto 2017 alle 00:01
Autore: Giuseppe Rita
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