Missione compiuta! Il Potenza batte il Gravina e conquista la matematica salvezza senza dipendere dall’esito dell’ultima partita a Vallo della Lucania contro la Gelbison.
La frase di incitamento di Achille ai Mirmidoni si può ben adattare a quanto fatto in quest'annata da chi ha portato alla salvezza una società e una squadra finita allo sbando nel mese di dicembre.
Finisce uno dei più travagliati campionati della storia recente del Leone, un anno in cui è successo tutto e il contrario di tutto. Molti gli attori passati sul palcoscenico per un film a lieto fine che ha avuto momenti drammatici e con un crescendo di emozioni che si è concluso, in maniera positiva, domenica pomeriggio al triplice fischio di Franck Loic Nana Tchato di Aprilia.
Dai produttori e registi Vangone e Vertolomo per passare a Saponara il traghettatore, da Esposito a Pirozzi, da Catalano a Biagioni, dalla competente ma quasi eterea presenza di Capuano, per finire a Flammia, Dionisio e Napolitano. Insomma è stata un’annata “tosta” per cuori forti con, ancora oggi, il velo di mistero delle famose “carte” che aleggia sulla società rossoblu.
Fra tutti, però, lasciateci ringraziare un uomo, oltre che allenatore, Oberdan Biagioni, arrivato a Potenza tra lo scetticismo di molti che con caparbietà e facendo spesso più il motivatore che l’allenatore ha guidato in porto una barca sgangherata, rattoppata e galleggiante a malapena con un manipolo di marinai che non hanno mai mollato.
All’orizzonte, ora, una nuova sfida, un campionato che, nelle intenzioni, dovrebbe essere vincente e bisogna trovare subito “la quadra” societaria perché già si profilano nuove corazzate come quell’Audace Cerignola che vuol fare le cose in pompa magna cercando di indebolire le probabili avversarie e tentando un altro degli eroi di questa stagione: Marco Santopaolo.
In tutto questo la città si sta riappropriando della squadra e si sta riavvicinando come ha dimostrato l’iniziativa dell’Associazione “Io amo il Potenza” che ha voluto festeggiare il Potenza con una cena evento, oppure come alcuni professionisti potentini che dovrebbero entrare in società a breve. Ora bisogna evitare di dilapidare il vantaggio acquisito e formare una società forte e una squadra degna il prima possibile, magari partendo da quel manipolo di eroi (leoni) che ci hanno regalato una insperata (a dicembre) salvezza.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 06 maggio 2017 alle 21:10
Autore: Rosario Cammarota
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