Era il mese di giugno scorso quando il  nome di Nicola  Ragno  venne  accostato a quello della gloriosa società del leone, per “un’avventura”, non certamente agevole. Il trainer  aveva accolto una sfida, aveva accettato una scommessa, aveva sposato  un progetto sportivo ed  aveva, soprattutto,  acconsentito ad  una sfida importante e significativa, divenendo l’allenatore del Potenza Calcio.  Sul piatto della bilancia aveva poggiato  il suo palmares fatto di ben nove promozioni conquistate.  Ha sostituito    Oberdan Biagioni, che è riuscito nell’impresa, che   sembrava difficilissima,  di “salvare” i rossoblù  da una retrocessione annunciata.  Mister Ragno succede ad allenatori del calibro di Giunchi, Mancinelli, Rubino, Lucchi dei tempi della serie B, e poi, ai mitici  Mannocci, e  De Petrillo, ai “datati”  Pasquino e  Orlandi, ai più recenti Di Somma e Capuano.

In aggiunta  al già citato Mancinelli,  altri trainer locali come Arleo (attualmente all’Az Picerno), Triani, Montenegro, Fiatamone, Passarella, Tramutola, ed al “naturalizzato” Falanga.  oltre che  al maestro, di calcio e di vita, Gino Masperi. 

Il trainer Nicola Ragno, quindi,   è “al timone” di una squadra di “antica” tradizione e dai trascorsi importanti.   

Facendo un’analisi obiettiva,  sono convinto che l’allenatore pugliese  stia dando  molto alla squadra degli “ 11 leoni”, in quanto a esperienza e  professionalità, ma è altrettanto vero che ne stia ricevendo  tanto in cambio, soprattutto  in termini  di affetto, di considerazione e d’attenzione da parte degli appassionati  rossoblù, e non solo.  Spero che, con questo allenatore  alla conduzione tecnica, si sia aperta  una nuova fase e sono certo che le sue qualità e il suo impegno,  a servizio della squadra, non potranno che traghettare la squadra rossoblù  verso traguardi  ambiziosi e  impensabili,  fino a poco tempo fa. Mi piace identificare mister Ragno  con la passione del suo compaesano Caparezza (testa riccia!),  cantautore rapper di successo,  che ha il seguito di migliaia di fans,  e che ha “costruito” il suo successo ,  con tanta  “energia positiva”.  Al merito del trainer va ascritto i fatto di aver scelto stretti collaboratori  di ottimo livello professionale quale Giuseppe Leonetti,  suo secondo,  il prof. Riccardo Liso, preparatore atletico e Giuseppe Catalano, allenatore dei portieri.  Di sicuro  è un  tecnico preparato, un sapiente comunicatore, che utilizza i mass media per veicolare il suo pensiero, le sue idee e il suo “credo calcistico”.   Nel calcio moderno, sicuramente, la dote comunicativa vale quanto quella tecnica, se non di più.

La città di Potenza  lo ha accolto con particolare simpatia e  la sua comunità merita, per la sua storia, per la tradizione e per la civiltà,  ben altri palcoscenici calcistici  e vive, con trepidazione,  questa nuova, e si spera vincente,  “avventura sportiva”.  Spero che si raggiunga il risultato segretamente  “sognato” alla vigilia,  in modo che tutti gli appassionati possano riappropriarsi di una passione genuina e di una squadra da amare, da cui erano rimasti, inopinatamente, orfani, negli anni scorsi.

Sono certo che  l’aracnofilia  ha pervaso i tifosi rossoblù,  mentre per gli avversari, verosimilmente,  è subentrata l’aracnofobia!

In bocca al lupo, mister!

P.S. : accogliendo un apprezzato  suggerimento di un esperto appassionato,  integro  gli allenatori più recenti  segnalando Mimmo Giacomarro e per  quelli locali  Pinuccio Camelia. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 28 settembre 2017 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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