Manca solo un quarto , o poco meno, alla fine del torneo, dovendosi giocare ancora otto gare. Di queste , il Potenza ne dovrà disputare quattro  al Viviani e altrettante lontano da casa. Si inizierà con la abbastanza abbordabile partita casalinga contro la Sarnese, per poi fare visita al Francavila in Sinni di Ranko Lazic alla ricerca dei punti, e quindi affrontare il San Severo di Giacomarro in piena lotta per evitare la disputa dei playout. Di seguito si andrà sul campo del tranquillo Gravina  si ospiterà la sorprendente Az Picerno. Le ultime tre gare vedranno viaggiare la squadra,  cara al Presidente Caiata,  alla volta di Nardò -la trasferta più lunga - per poi ospitare il deluso Taranto e chiudere sul campo della, forse a quel punto,  già retrocessa Fulgor Molfetta.

Gli attuali otto punti di distanza dalla seconda in graduatoria Cavese (65 vs 57) farebbero stare  sufficientemente  tranquilli,  anche se non bisogna “abbassare la guardia”, ma affrontare queste ultime “finali”, come giustamente le definisce mister Ragno, con la dovuta concentrazione e l’opportuna determinazione. Gli attuali 65 punti sono il frutto di 20 partite vinte ( 10 in casa), 5 pareggiate ( 3 in c.) e 1 persa in campo esterno.  I gol realizzati sono ben 68 -un record-  (41 in c.) , mentre quelli subiti sono 22 (9 in c.) – migliore difesa-. Come si evince dal tabellino i rossoblù stanno disputando un campionato di primati! A questo bisogna aggiungere che il capocannoniere del girone , e non solo, è Carlos Clay França con 22 reti , mentre si sono bene distinti Giuseppe Siclari con 13 gol all’attivo e Di Senso e Guaita con 6, a testa. Mister Ragno ha scommesso  che i tre bomber ( Carlos, Giuseppe, Piepaolo)  a fine torneo supereranno la quota di 50 realizzazioni complessive.

Dall’aridità dei numeri ad alcune considerazioni. La squadra , e il plauso va indiscutibilmente attribuito al presidente Caiata, è stata costruita bene già dai primi momenti, del lontano giugno scorso. E’ stato lungimirante  puntare sull’allenatore Ragno. La “perla” poi, del massimo dirigente, è stata nell’intestardirsi a voler a tutti i costi Carlos Franca. Dichiarare “ lui,  o nessuno” è sintomatico dell’immensa considerazione e fiducia che ha nel bomber brasiliano. Pochi, conoscevano le eccezionali qualità tecniche e umane di Carlos! Il valore del tecnico si è evidenziato nell’aver gestito i 25/26 giocatori in maniera giusta e appropriata.  Il timore era che uno spogliatoio cosi “affollato” avrebbe potuto creare scompensi  e fibrillazioni trattandosi poi di giocatori di “prima fascia” in alcuni casi, per abbondanza, relegati in panchina ovvero in tribuna. Altro suo merito è stato quello di aver inculcato idonee e valide motivazioni per raggiungere  l’obiettivo.  Il Potenza  “targato” Ragno,  ha, di continuo, giocato “da squadra”, senza individualismi e deleteri narcisismi e sempre con legittime motivazioni.  Ed ora lo sguardo è puntato ai quarti di finale di Coppa Italia di  dopodomani, mercoledì, a Cerignola.

Ci si augura “buena suerte”!

 

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 12 marzo 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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