Attualmente la città capoluogo di regione  sta cercando di uscire da un   periodo  buio e triste.
Pochi hanno il coraggio di investire, in una città priva di un’economia attiva e  vitale; neppure per l'immediato futuro si intravede  un  realistico roseo orizzonte.
Il calcio risente, in maniera considerevole,  gli effetti di questa negativa situazione 
Intanto in lontananza si ode l’eco dell’assodante silenzio della cordata  dei potentini  e dei “forestieri” che appaiono distratti e assenti, dopo l’interesse mosrato per un breve periodo.
Quindi, alla fine, bisogna   rispettare  coloro che si sono assunti gli onori, ma anche l’onere di risollevare e salvare la società rossoblù dalle sabbie mobili che l’avviluppavano l’anno scorso.
Si è partiti per la nuova stagione con due risultati negativi, il primo a Picerno, valevole come turno di Coppa Italia e il secondo ad Eboli per una amichevole, poco amichevole.
Parola d’ordine: far dimenticare, in fretta, la recente debacle in terra campana, che anche se gara, non ufficiale, può lasciare strascichi pericolosi.
Probabilmente, anche se col senno di poi, possiamo ben dire che questa partita non andava organizzata e disputata.
Subire ben 4 reti da una squadra che milita in un campionato inferiore, qualunque siano le motivazioni, non è accettabile e mina le non tante certezze e convinzioni sviluppate nel corso della preparazione estiva.
Anche alla tifoseria questa debacle fa male e demotiva i dubbiosi e gli scettici che attraverso queste situazioni trovano linfa per la loro negativa considerazione verso i rossoblù.
Chissà che alla fine questa sconfitta non sia salutare,  consentendo alla Dirigenza di fare, immediatamente,  valutazioni attente e scrupolose.
Chissà che non sia di stimolo per iniziare il campionato con maggiore convinzione e stimoli avendo fatto capire ai giovanotti con la casacca rossoblù che si battono per i colori del  Potenza e che simili brutte figure non se le possono consentire.
Chissà che anche l’ambiente si possa ricompattare pensando che le sconfitte della squadra sono il ridimensionamento  di tutta una città e del suo buon nome che,  faticosamente,  si cerca di veicolare.
Intanto è partita la campagna abbonamenti che, probabilmente, risentirà dell’incertezza relativa al numero di partite casalinghe che verranno disputate lontano dal Viviani.
Sono certo che il duo  presidenziale  dalle risultanze delle sottoscrizioni,  maturerà giuste indicazioni per l’ulteriore, o meno,  rafforzamento della squadra.

Sono del parere che con una squadra competitiva anche gli appassionati meno convinti, torneranno a seguire ed ad incoraggiare  i beniamini rossoblù.
E ora è  il momento  di incrociare le dita e di attendere gli sviluppi degli eventi.
A partire dalla prima domenica di settembre.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 28 agosto 2016 alle 15:54
Autore: Giuseppe Rita
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