Sono molti anni che seguo il Potenza. Ero uno di quelli che le notti del giovedì o venerdì le passavo con gli amici di sempre ad attaccare i manifesti per l'organizzazione della trasferta della domenica successiva. I nostri bus erano sempre pieni, ne riempimmo ben 4 per Nardò, ne facemmo altri per Campobasso, Barcellona Pozzo di Gotto, Nola, Barletta ed altre città delle vecchie D... oppure le macchine per Benevento, Salerno, Battipaglia, Ariano Irpino, Gela, Modica per dirne alcune...
Gino, Angela, Giuseppe, Mimmo, Antonio 1 e 2, Rocco 1 e 2, il gruppo di amici di Tito, e tanti altri... al seguito del Leone rampante che si vincesse o meno eravamo sempre lì. Io ero quello che che era sempre "schifosamente" ottimista: "wagliò in C1 ci andiamo noi, at ca Benevento". Ho sempre visto, nelle difficoltà di quei tempi, il volto bello del Potenza per poi, spesso pentirmi e ricominciare. Sono stato uno dei 72 paganti alla prima di serie D dopo la prima esclusione dalla C1... Sono stato uno di quelli che dopo Potenza-Marcianise “dimenticò” l'abbonamento nel cassetto. Storie passate... ricordi belli e brutti.

Però, vi confesso, una storia come quella che stiamo vivendo con il presidentissimo  Salvatore Caiata non l'avevo mai vissuta. Spesso dico ma è solo un sogno? Viste le precedenti "delusioni" non perdonerei mai un'altra presa in giro... ma il Caiata è "tosto", un vincente, uno di quelli che programma, non "sballa" oltre le proprie possibilità... un imprenditore con i fiocchi che ama Potenza e il Potenza. Grazie a lui l'intera città è rinata, alla faccia di gufi e falsi profeti, con lui i potentini hanno ripreso la "propria dignità". Ora tocca a lui alimentare e migliorare una città bistrattata, sfruttata, violentata da "gente" (nel senso peggiore possibile)  che ha visto Potenza solo come una vacca da mungere... Grazie a Caiata e al Potenza c'è una nuova fiera identità potentina... Che nessuno tradisca e spenga i sogni... la realtà sarà meravigliosa... Potenza ha un nuovo inizio!

Sezione: Editoriale / Data: Ven 13 luglio 2018 alle 22:31
Autore: Rosario Cammarota
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