~~Mai un pareggio è stato salutato con tanta delusione, insoddisfazione  e preoccupazione. Il Potenza che non ti aspetti impatta una partita senza aver fatto nulla per  vincerla.
Eppure le premesse erano orientate verso ben altra prestazione.
Il cambio del vertice  societario,  concretizzatosi lunedì scorso,  aveva rasserenato un ambiente depresso, pessimista e senza futuro.
I supporters della curva ovest che , per contestazione,  non entravano nello stadio, sono tornati ad  occupare gli spalti.
Il rinnovato entusiasmo della tifoseria , la ritrovata serenità ambientale  e la distensione dei giocatori, soddisfatti anche sul piano economico, aveva generato un ottimismo che ci si augurava fosse tramutato in un risultato  soddisfacente e vincente degli 11 leoni.
Invece nulla di tutto questo. Al contrario una prestazione scialba, distratta, superficiale, senza ritmo, poco propositiva, priva di luce e convinzione (in un’unica parola : scadente). 
Decreta  l’apprensione  di dover fare sacrifici per poter  raggiungere, anzitempo,  l’obiettivo prefissato ovvero la salvezza diretta, senza antipatiche e timorose appendici.
Deludenti soprattutto le “giocate” di qualche over che dovrebbe fare la differenza;  non ha appagato, principalmente, l’approccio che è parso lento, compassato,  con poca grinta e con scarso agonismo.
Obbligate, o quasi, le scelte di  mister Biagioni, anche se i risultati della sua gestione non depongono a suo favore. 
Era il momento di “buttare il cuore oltre l’ostacolo”  e ciò non è avvenuto, forse, anche, per un difetto di preparazione fisica che non ha permesso ai “leoni” il dinamismo necessario nello smarcarsi, nel dettare il passaggio e nei movimenti  “senza palla” .
Così non va bene! Serve un sussulto d’orgoglio e non solo, immediatamente; tocca recuperare i punti persi in casa già a partire dallo scontro diretto, in programma il prossimo turno ad Agropoli. Anche con accorgimenti tattici che consentano alla squadra di essere “più coperta”, collegata fra i reparti e meno prevedibile;
Ed acquisire, al più presto,  quella “mentalità operaia” che serve per raggranellare, in tutti i campi, il/i punti che servono per centrare l’obiettivo salvezza. 
La delusione dei rossoblù del capoluogo è amplificata anche dalla perdita di un’ulteriore posizione in classifica; si scivola al quattordicesimo posto.
Ricordo che, a termine di regolamento, i playout prevedono che la squadra classificata nella regular season  quattordicesima (quintultima) ospita, sul proprio campo in un unico incontro,  la quindicesima (quartultima), tranne che non ci siano 8 o più punti fra le due concorrenti, ( attualmente p. 7).
L’eventuale ulteriore parità in questo incontro, dopo anche i tempi supplementari, la “salverebbe”  a discapito di quella peggio classificata. Altro spareggio 13^(sestultima) contro 16^ (terzultima). Ultima e penultima retrocesse direttamente.
Al momento è proprio l’Agropoli, prossima avversaria,  quella posizionata al 15° posto.
Si comprende bene l’importanza e la delicatezza di questa gara, che non bisogna assolutamente sbagliare, per non peggiorare ulteriormente una posizione di classifica al momento già precaria.
Intanto, le squadre sulle quali fanno la corsa i rossoblù, hanno conquistano importanti punti.
Dopo aver risolto i problemi societari, per il Potenza,  il più immediato obiettivo  è quello di salvare la categoria.
Si faccia fronte comune!

FOTO : di Antonella Sabia -bandiere che sventolano in  Curva Ovest  -   

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 febbraio 2017 alle 00:01
Autore: Giuseppe Rita
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