Eccoci a Torre del Greco, dove il Potenza “scende” con la qualifica di capolista,  per una partita determinante, in attesa  delle  prossime  gare  interne, che potrebbero  far “volare” i rossoblù. Una sfida “classica” dal sapore antico, che mancava essendo le due compagini, l’altro anno, in gironi diversi e  vissuta col pensiero rivolto a  Vincenzo Strino, il portierone originario della città del corallo, che  ha militato con dedizione in ambedue le squadre:  per più di un decennio nella sua città e per due stagioni in quella lucana. Ha  lasciato in entrambe le tifoserie  un ricordo indelebile .  

Carovana rossoblù in terra campana,  con circa 500 appassionati,  in cerca di gloria, dopo la concessione del settore distinti, più capiente della curva ospiti.

Mister Ragno, alla vigilia, ha esaltato  la partecipazione della tifoseria organizzata che riesce, con la propria passione,   a trasmettere   stimoli importanti e determinanti agli “11 leoni”.  L’obiettivo del tecnico, non nascosto,  era quello di dare continuità ai risultati: tentare di vincere,  impostando la gara per questo risultato, ma accontentarsi anche del pareggio in caso di difficoltà a "forzare" la difesa avversaria. Dopo un primo tempo di sofferenza e di marca corallina nella ripresa il Potenza fa valere il suo maggiore tasso tecnico e la sua indiscussa caparbietà.

Il risultato  premia i rossoblù che riescono a scardinare la difesa avversaria nel finale, prima  con un delizioso” taglio” di Coccia e poi con una micidiale ripartenza di Siclari. Meritoria, questa azione,  perché compiuta  al 95’,  a dimostrazione dell’ottima  condizione atletica.  Ancora una volta, la  “panchina lunga”, con giocatori di qualità,   che farebbero la fortuna di qualsiasi altra squadra, seduti  in panca e pronti, all’occorrenza, a dare una mano ai compagni in campo,  è stato un valore aggiunto, del quale,  sicuramente, altre compagini non possono beneficiare.

Dopo tre turni  sono stati  conquistati 9 punti, su 9, si sono realizzate 7 reti senza incassarne alcuna, a testimonianza che i rossoblù sono  attrezzati adeguatamente ed hanno “qualità” in tutti i reparti. Senza contare che  scalpita Carlos França che potrebbe dare valore aggiunto di esperienza , tecnica,  acume tattico …. e gol!

E non si è visto ancora all’opera  Mirko Guadalupi, il “Cigno”,  altra pedina di grande interesse e capace di fare la differenza, in questo torneo. L’allenatore originario di Molfetta,  buon tecnico ed ottimo psicologo, con l’apprezzabile  dote di essere chiaro sia dentro che fuori lo spogliatoio,  è stato bravo a dare equilibrio alla squadra ed è riuscito nell’impresa di far convivere, senza strappi,  diverse “unità competitive”.  E intanto un altro impegno bussa già alla porta: giovedì ore 18.00 a Gravina per il turno di Coppa Italia, in attesa della prima –Manfredonia -, delle doppie gare interne, previste dal calendario; la seconda è con l’attuale partner capolista Team Altamura.

Per concludere un po’ di “leggerezza”: fino a quando, nelle occasioni ufficiali,  mister Ragno indosserà la maglia yellow da portiere (in foto) e il Presidente Caiata lo zainetto a spalla, si è certi che proseguirà la “buena suerte”.

Occhio alla scaramanzia!

 

 

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 18 settembre 2017 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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