“Domenica prossima al Viviani, col Taranto, sarà la partita dell’anno” con queste parole mister Ragno nel dopogara di Nardò sintetizza  l’umore dello staff rossoblù, già proteso alla prossima sfida.

In terra salentina , i rossoblù non riescono a timbrare  il passaggio di categoria, subendo la sconfitta per 1a0 .

Subiscono il gol al minuto 81 da Cavaliere, che approfitta di una distrazione difensiva,  scaturita da un errato disimpegno di Guadalupi. E dire che nell’azione precedente Carlos França aveva colpito la traversa dopo una percussione offensiva; purtroppo, questa, è stata l’unica realmente d’attacco e pericolosa.

Il Potenza, è inutile negarlo, non ha giocato bene anzi forse ha offerto  una delle peggiori prestazioni della stagione. Stanchezza fisica e mentale che ha bloccato ogni iniziativa e qualsiasi inventiva,  per costruire azioni ficcanti e vincenti.

Contrariamente al solito,  è  stata questa, forse, l’unica partita decisiva ed importante della stagione,   non “azzeccata” dalla squadra rossoblù.

Il Nardò non ha regalato nulla, volendo forse offrire ai propri sostenitori una testimonianza di attaccamento ai propri colori.

Dopo il pareggio conquistato nel girone d’andata riesce a sconfiggere la capolista che, con questa, tocca il numero di tre  partite perse in tutto il torneo.

Sempre al microfono di RadioCarina il Presidente Caiata ha dichiarato “la cultura dell’odio sui campi di calcio non va bene anche se la partita per il Potenza era nata male con il repentino infortunio di Bertolo, sostituito,  nei primi minuti di gioco… Perdere non fa piacere , ma si ha l’occasione, prontamente, mercoledì in Coppa Italia contro il San Donato Tavarnelle,  di riscattarci.”

La delusione dei supporters rossoblù, riuniti in rilevante numero al Viviani, per seguire al grande schermo è palpabile, anche se il margine di cinque punti, è un “tesoretto” di tutto rispetto, che fa stare sufficientemente tranquilli.

Non preoccupa il fatto che la Cavese vincendo, in campo esterno,  col Gragnano ha rosicchiato 3 punti alla capolista.

La festa è solo rinviata e forse il destino vuole che i festeggiamenti si svolgano,  tutti uniti,  nel Tempio di viale Marconi che, anche se vetusto, ha sempre il suo fascino.

Ci si consola pensando che non sarebbe stato bello festeggiare, in terra pugliese, per la società e giocatori e da “soli” per  i supporters,  temporaneamente orfani dei protagonisti! 

Mancano solo due turni al termine e già domenica prossima i leoni, al Viviani, battendo il Taranto,  potranno staccare il biglietto per la terza serie nazionale.

L’ultimo giornata poi vedrà i rossoblù esibirsi a Molfetta contro la già retrocessa Fulgor.

Sarà una settimana ricca e passionale col  primo step già dopodomani in Toscana alle ore 15,00,  in attesa della sfida contro gli Jonici, della città dei due mari.

Nervi saldi e cuore caldo … la meta è, comunque,  vicina!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 23 aprile 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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