Abbondante turnover del Potenza in terra campana, dove non finisce, come forse erroneamente preventivato,  l’avventura  in Coppa Italia. Successo inatteso e per questo, ancora più bello! L’ostico avversario affrontato, più  la  considerazione  che questa manifestazione, non riveste,  certamente, carattere di  “primo piano” nella pianificazione sportiva  della società del Presidente Caiata, non lasciava ben sperare.

Peraltro, si è affrontata questa gara con la concentrazione e lo sguardo volto al prossimo impegno di campionato che vedrà di scena sabato,  al Viviani,  la corazzata Catania. I rossoblù di mister Raffaele si sono impegnati, evidenziando soprattutto “ordine”  e partecipazione collettiva e  volendo “guardare oltre”, ha dato la possibilità al trainer di “testare” alcuni giocatori fino ad ora utilizzati poco o niente. Finisce 1 a 2. Reti al 6’ Leveque, al 71’ Panico, all’85’ Mastalli (J.S.)

Partita sempre in mano ai rossoblù che, solo nei minuti finali dopo il gol dei locali, denotano qualche apprensione, più per altro,  per la  prevista foga delle “vespe”.  Anche il tabù, della mancanza di successi nello stadio stabiese, da quasi sessanta anni, è  stato sfatato dai “leoni”! E’ questa un’affermazione che, oltre a far proseguire i rossoblù nella competizione, con l’approdo  negli ottavi,  infonde un’iniezione di fiducia e di autostima non di poco conto, in previsione delle partite di campionato.

Ecco, la prova del Romeo Menti mette soprattutto in evidenza alcune certezze, cioè che mister Raffaele ha, a disposizione, una “panchina” di buon livello.  I vari Matino, Panico, Matera,  Leveque sono ormai certezze sui quali l’allenatore può far fronte  nel corso di specifiche partite.  I “ragazzi” (1999) menzionati e non solo, ad esempio,  apparsi solo in spezzoni di gare, hanno evidenziato una sicurezza ed un “carattere” da giocatori già esperti e smaliziati. Dopo la prova odierna si ha il quadro più chiaro degli elementi a disposizione e su quelli su cui si può contare, anche per immettere “in corsa” giocatori freschi ovvero  da utilizzare per cambi tattici.

La squadra  è  parsa d’ aver assorbito, in toto, le direttive del tecnico subentrato solo da qualche settimana  ed ha mostrato di avere, soprattutto in alcune individualità, qualità tecnico-tattiche,  certamente, da compagine non di secondo piano.

Di sicuro questo test è stato altamente attendibile e probante sulle potenzialità di una compagnie che una volta acquisita  la convinzione dei propri mezzi potrà recitare un ruolo, indubbiamente, non da semplice  comprimario. Si è girato definitivamente  pagina.  E’ cambiato l’umore e l’approccio degli appassionati, che erano interessati a prestazioni ottimali, con  risultati positivi e continuativi.

E poi,… non dimenticare il detto che “Vincere aiuta a vincere”!

 

FOTO. Alessio Leveque , anno 1999

 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 31 ottobre 2018 alle 00:00
Autore: Giuseppe Rita
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