Continua la ‘fase di riscaldamento’ dei consiglieri comunali che scenderanno in campo il 25 Giugno per il 1° Trofeo della Solidarietà. Questa volta è toccato ai consiglieri Carmen Celi e Franco Morlino.

È il primo evento di questo tipo a Potenza, perché ha deciso di partecipare?

CARMEN CELI (PD): Innanzitutto perché ritengo questa manifestazione importante, poi quello che porta lustro alla città, condivisione e partecipazione è sicuramente da sostenere. Anzi credo che dovrebbero esserci molti più eventi così, che coinvolgono cittadini ed istituzioni.

Sarà importante anche il fatto che parteciperete voi donne, visto che il calcio è quasi sempre una prerogativa maschile… sarà la sua prima volta?

CELI: Premetto che sono una grande sportiva, ho sempre praticato tennis pallavolo atletica, il calcio mai. A questo si aggiunge che sono una super tifosa della Roma e del Potenza, seguendola sempre in curva sin da piccola. Quindi per me lo sport non è una novità, neanche il calcio essendo un’appassionata.

Crede che lo sport sia fondamentale per la vita di una città?

CELI: Ritengo che lo sport sia il settore che più di altri riesce a creare condivisione e riunire le persone facendole sentire parte integrante di un progetto. Ci sono ancora poche donne che praticano questa disciplina, purtroppo siamo un po’ indietro su molti fronti, anche nelle istituzioni facciamo fatica ad avere spazio. Rispetto ad un uomo ci troviamo sempre a dover dimostrare più caparbietà e tenacia.

Come risponderà la città a questa manifestazione?

CELI: Potenza risponderà bene, così come ha fatto per altri eventi come la ‘Parata dei Turchi’. La gente ha voglia di partecipare e di essere presente, perciò credo che la risposta sarà positiva.

 

La solidarietà è il leit motiv della manifestazione e si spera perciò la partecipazione da parte dei cittadini.. è la prima volta che partecipa ad un evento del genere?

MORLINO(Popolari per l’Italia): Apparte vari memorial, è la prima volta che mi capita. Penso che sia una bella manifestazione con un duplice fine. Intanto è un modo per far conoscere la città di Potenza, perché portare la Nazionale Attori in città è un valore aggiunto. Non conosco l’esposizione mediatica che questa manifestazione potrà avere, ma già solo per le persone coinvolte sarà un modo per conoscere il capoluogo. A questo poi si aggiunge un valore intrinseco che è quello di avvicinare le persone al calcio, perché spesso si ha un po’ di resistenza alla partecipazione in particolare se si parla di famiglie. È noto cosa succede negli stadi talvolta, ma questa vuole essere l’occasione giusta di avvicinamento non trattandosi di una partita competitiva.

Esisteva già una rappresentativa del Comune o si è creata per l’occasione?

MORLINO: Si è composta per l’evento, abbiamo già fatto qualche partita per capire più o meno come giocare. Speriamo posso andare anche avanti in altre manifestazioni, perché sarebbe anche un modo per fare vedere un altro aspetto del consiglio comunale. In quanto sport di squadra, aiuta la coesione tra soggetti senza distinzione partitica. È importante fare gioco di squadra ed è fondamentale sapere che anche se si gioca in ruoli diversi vale una sola regola, il fair play, sia in campo che in consiglio.

Solitamente gioca a calcio?

MORLINO: Ho la fortuna di far parte del team forense che è una realtà storicizzata, facciamo tornei nazionali e internazionali, sempre con ottimi risultati devo dire. In quel caso si gioca veramente a calcio per vincere, in questo si gioca per fare qualcosa di buono per la città e dare una immagine positiva.

Come pensa e come vorrebbe che la città rispondesse a questo evento?

MORLINO: Credo e spero che la città risponderà bene, principalmente per il fine benefico della manifestazione. È un’occasione che la città non deve assolutamente perdere, è importante che i cittadini si facciamo sempre vedere disponibili. Potenza è una città di grande fermento sia culturale che di attivismo, ma spesso rimane chiuso all’interno di cerchie ristrette. Chi organizza questi eventi non ha grandi guadagni, lo fa per rendere migliore la città, vivibile e attiva affinché le persone possano parteciparvi. Una buona risposta della città spingerebbe a crearne di nuovi o a ripeterne.

Sezione: Succede in Basilicata... / Data: Dom 19 giugno 2016 alle 23:07
Autore: Antonella Sabia
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