Il match di cartello del 18esimo turno del girone H di serie D tra Potenza e Cavese è stata una ghiotta occasione per i tanti addetti ai lavori di visionare e tastare con mano le qualità dei tanti giovani di belle speranze che imbottiscono le rose di entrambe le formazioni che si sono divise l’intera posta in palio nella cornice del Viviani. Direttori sportivi, osservatori, procuratori e amici degli amici hanno hanno fatto capolino nel capoluogo e tra que- sti erano presenti gli 007 del Perugia, del Benevento e del Sassuolo, oltre all’agente di Panico, Bruno Di Napoli, e quello di Martiniello, Maurizio De Rosa, mentre in tribuna centrale spiccava il trio formato da Gigi Pavarese, Ezio Capuano e Riccardo Di Bari. Ultimo in ordine cronologico, non certo di importanza, l’ex difensore di Napoli, Inter e Siena, solo per citarne alcune, Ciccio Colonnese che al fianco del suo fidato amico Caiata si è gustato la sfida tra titani andata in scena domenica pomeriggio. La leggenda nerazzurra è stata anche ospite lunedì sera di “Ma che Calcio dici...” su La Nuova Tv analizzando a 360 gradi il mondo Potenza e partendo dal profondo legame che lo lega al patron dei rossoblu Salvatore Caiata: “Caiata lo conosco da tanti anni perchè siamo andati a scuola insieme alla ragioneria dove lui era rappresentante d’istituto – sostiene Colonnese. E’ mio coetaneo e conosco tutto di lui dal punto di vista umano e professionale, riuscendo ad emergere in maniera positiva a Siena dove possedeva una serie di attività inerente alla ristorazione dove spesso ci ritrovavamo. Anche a Potenza è riuscito a costruire un qualcosa che si pensava irrealizzabile e il suo sogno è sempre stato quello di tornare a casa e fare qualcosa di importante per la sua città. Nel momento in cui ha acquistato il Potenza ha da subito avuto l’intenzione di costruire una rosa importante, dal primo giorno che ci siamo sentiti era convinto che questa piazza dovesse puntare a vincere perchè merita altre categorie. Dai suoi sforzi si evince la bontà del suo progetto e la sensazione è che ci siano tutte le premesse per continuare a far bene”. Colonnese si è soffermato anche sulla gara di domenica tra Potenza e Cavese offrendo la sua personalissima analisi sull’andamento del match: “Una partita molto bella tra due squadre molto forti – prosegue l’ex serie A. Una Cavese solida ed equilibrata in campo che aveva dalla sua un as- se centrale di grande esperienza. Il Potenza ha fatto molto bene nei primi venti minuti dimostrando di voler vincere la partita, ma nel momento in cui ha subito il pari si è disunito, ha perso sicurezza smarrendo la sua principale qualità che è quella di giocare al calcio e non è riuscita a produrre il suo gioco andando sotto nel punteggio. Dopo l’intervallo si è riversato in campo subito con il giusto piglio raggiungendo il pareggio per poi finire di nuovo male. Una situazione altalenante che deve far riflettere ma bisogna guardare anche alla positività del risultato con il Potenza che è sempre in testa al campionato. Ci vuole calma e serenità per lavorare sugli aspetti positivi e migliorare quelli negativi, dato che le due reti subite non sono da squadra che vuole vincere il campionato. Ci vuole più attenzione e bisogna cercare di sbagliare il meno possibile perchè nel calcio la differenza tra la vittoria e la sconfitta passa inevitabilmente da questo, la differenza la fà la cura del particolare. Il Potenza aveva in mano la partita che è cambiata dopo l’ingenuità di aver lasciato libero Manzo su quel calcio piazzato in occasione del pari della Cavese, poi il secondo gol è stata conseguenza del primo”. Nel corso della trasmissione Colonnese prosegue affrontando il tema mercato proponendo un chiaro quadro sulla situazione: “Il Potenza è forte e può contare su una rosa di 25 giocatori – dichiara Colonnese. Qui nel capoluogo ogni giorno si vuole comprare un giocatore, anche stando lontano ho tanti amici che mi chiamano e mi dicono ’diglielo te a Caiata’ (ride, ndr). A parte gli scherzi il Potenza ha una rosa importante e bisogna rivitalizzare qualche calciatore già presente in organico che al momento non sta trovando molto spazio cercando di ottenere il meglio. Poi se si vuole acquistare per forza altri giocatori qualcuno deve andare via, non si può stare in 26 e collezionare l’album di figurine anche perchè verrebbe difficile anche allenarsi e rischiare di rompere i sottili equilibri dello spogliatoio. Forse la colpa è di Caiata che ha abituati tutti bene, il presidente allora è come Moratti (scherza, ndr)”. Il tema mercato offre a Colonnese l’occasione per fare chiarezza sulle voci che circolano in città che lo vedrebbero offrire la propria consulenza al presidente Caiata: “Non c’è nulla di tutto questo – conclude Colonnese - Io sono un suo caro amico e lo conosco da tanti anni, lui è bravo a fare il suo lavoro e spesso ci sentiamo ma niente di più di una telefonata di amici. Io sto al mio posto e quando mi viene chiesto qualche consiglio lo offro con il solo intento di provare a dare una mano alla città dove sono nato. Non vivendo qui non conosco tutte le dinamiche del club, è soltanto un apporto dall’esterno che offro alla luce dell’esperienza vissuta nel mondo del calcio. Con Caiata abbiamo un profondo rapporto che va avanti da anni e spero per lui, per tutti i sacrifici che sta facendo, che possa raggiungere questa benedetta vittoria dato sta vivendo il tutto con tanta passione e quello che gli dico ogni tanto è di tenere i piedi per terra mantenendo il sorriso, l’equilibrio e l’entusiasmo senza essere troppo critici perchè questa città per i suo sbalzi di umore ha innescato sempre cose negative. Non mi è affatto piaciuta a riguardo la pioggia di critiche dopo la sconfitta con il Picerno, questa città deve stare sempre al fianco di questa squadra in qualsiasi risultato perchè questi ragazzi stanno facendo bene e bisogna essere positivi e mantenere la lucidità perchè le futili polemiche servono solo a distruggere”.

Sezione: Gli ex rossoblu / Data: Sab 13 gennaio 2018 alle 11:57 / Fonte: "Ma che Calcio dici...", La Nuova Tv.
Autore: Manuel Scalese / Twitter: @ManuelScalese
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