Pavarese: “Ringrazio Pavan con cui è nato un bellissimo rapporto, ma a volte nel calcio il cuore va tenuto da parte. La scelta di Capuano non è dipesa solo dalla sua conoscenza del campionato e della categoria, ma dal fatto che è un allenatore importante e capace. Inoltre è stato scelto per il suo carattere, per la sua voglia di mettersi in discussione e per la sua forza ed energia. Siamo convinti sia la persona giusta nel momento giusto. Gli esoneri sono sempre un fallimento a livello personale ma l’arrivo di Capuano sarà determinante per la rinascita della nostra società”.

Capuano: “Il carattere non si può cambiare, io sono fiero e orgoglioso di essere me stesso. A volte questo carattere mi ha portato ad avere un’immagine non veritiera. La libertà di pensiero è il sentimento migliore che può albergare nell’essere umano e questo è un mondo in cui non tutti dicono quello che pensano. Per me, e per qualsiasi allenatore, allenare il Modena è un onore, soprattutto in questa categoria, data anche la storia della società. Io mi esalto nelle situazioni più difficili, sono un uomo di trincea e spesso sono stato chiamato in situazioni simili a questa. Che mi inorgoglisce di più è il fatto di essere stato chiamato da due professionisti che hanno fatto una storia importante nel calcio italiano, anche se possono essere contenstati o amati. So di essere arrivato in uno dei momenti più difficili del calcio modenese, ma metterò il meglio di me stesso lavorando tante ore al giorno sul campo e fuori dal campo e voglio portare la squadra fuori da questa posizione di classifica. Sono l’allenatore che allena da più anni in queste categorie, dall’89/90 non sono mai stato fermo e in Lega Pro nessuno ha allenato quanto me, non so se sia un merito o un demerito, ma conosco tutti e conosco i valori. Quando i risultati non arrivano diminuisce l’autostima e si perdono delle certezze. Conosco Pavan e lo stimo molto, purtroppo non si cambiano i giocatori ma l’allenatore. Questa non è una squadra che può avere questa classifica e io devo intervenire soprattutto nella mentalità. Per me i giocatori del Modena sono i pù forti del mondo ora, se si segna poco non è colpa solo degli attaccanti, ma bisogna vedere quante situazioni si creano. Secondo me gli attaccanti del Modena sono buoni calciatori, cercheremo attraverso l’applicazione quotidiana e l’abnegazione di arrivare a fare qualcosa in più. Quando non arrivano i risultati c’è una concatenazione di situazioni, bisogna far crescere con immediatezza l’autostima e far emergere le qualità tecniche di ciascun calciatore. Preferisco affrontare subito una squadra forte in un campo difficile come San Benedetto; ci sono partite ravvicinate e io amo lavorare molto ma ora non posso dare confusione alla squadra, devo dare certezze mettendo poco alla volta quello che voglio. Fare delle promesse è riduttivo, dico che amo lavorare e voglio essere giudicato per quello che faccio sul campo. Ovunque sono stato ho lottato per il popolo, per chi vive il risultato tutta la settimana in positivo o in negativo. La famiglia che non può permettersi la pizza al sabato perché deve andare a vedere il Modena, posso dire che sarò garante di chi soffre per il Modena. Questa non è una promessa ma una certezza. Poi c’è chi piace e chi non piace, ma non giudicate a priori. Spero che tra qualche mese avrò l’appoggio incondizionato quasi di tutti. Il mio è un contratto articolato ma non c’è premio salvezza, ci sono solo premio play off e premio promozione. Rimangono tante giornate. Sarò accompagnato dal mio storico secondo, Padovano, e dal preparatore atletico, Truda, che mi ha accompagnato negli ultimi anni ad Arezzo. Un allenatore deve adattarsi alle caratteristiche dei giocatori, non il contrario. Conoscendo la rosa possiamo giocare con diversi sistemi ma è fondamentale la classifica quindi darò solo certezze ora senza stravolgere granchè. Penso che adattandomi a quella che è la classifica attuale cercherò di coprire il campo per quelle che sono le mie convinzioni e la mia filosofia di gioco e accompagnare la fase di attacco, lavorando molto sulle fasi preventive ed essere più propositivi. Ora ho bisogno di gente che morde le caviglie, a prescindere dalle caratteristiche. Gente che va in campo e sputa sangue e mi dà le certezze di andare al limite dello strapazzo, oltre la fatica. La situazione è difficile ma non drammatica. Non seguo il web, non ho un bel rapporto con queste cose. Il personaggio che si è creato sul mio conto non mi interessa. Se fossi un tifoso del Modena ora contesterei anche io”.

Conferenza Capuano, Modena Channel.
Sezione: Gli ex rossoblu / Data: Mar 29 novembre 2016 alle 17:07 / Fonte: Modena Channel
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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