Che prima o poi il Bisceglie si dovesse ritrovare ad affrontare un periodo di crisi di tale portata era piuttosto immaginabile, date le vicissitudini estive; che, al contrario, quest’emergenza di risultati si potesse verificare fin dalla prima parte della stagione, nonostante la freschezza atletica legata alla mancanza di carichi estivi, pareva francamente meno prevedibile. E, invece, dopo quasi un anno e mezzo di Serie C, la società stellata si ritrova per la prima volta immersa nella zona playout: troppo pochi i 10 punticini collezionati in 11 giornate, troppo poche, in particolar modo, le sette reti messe a segno fino a questo momento.

E’ proprio la fase offensiva, infatti, il vero tallone d’Achille di quest’avvio di campionato a tinte nerazzurre. Se si esclude la Viterbese, 1 gol all’attivo in appena 360 minuti messi alle spalle, nessuna tra le partecipanti al Girone C ha fatto peggio dei ragazzi di Ginestra, fermi ad una media reti di 0,6 a giornata, eguagliata dal solo Rieti di mister Cheu. A colpire è specialmente il fatto che, dopo i quattro centri raccolti nelle prime quattro apparizioni, nelle restanti sette le gioie siano state appena tre, per di più raccolte in soli due incontri: quello contro la Paganese, pareggiato 2-2 tra le mura amiche, e quello contro il Catanzaro, anch’esso pareggiato ma con il risultato di 1-1. Raddrizzare il rendimento offensivo, magari tornando a contare sulla vena realizzativa perduta di Ernesto Starita: il diktat numero uno, in casa nerazzurra, non può che essere questo.

Sezione: Le avversarie / Data: Mar 20 novembre 2018 alle 16:30 / Fonte: TuttoCalcioPuglia.com - Antenna Sud
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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