Nuovamente costretto a traslocare al Vallefuoco, dopo aver incassato la netta presa di posizione dei propri tifosi, l’Herculaneum ha inteso chiarire la propria posizione nei confronti dell’Amministrazione Comunale, sollevando accuse e contestazioni ben precise.

“La nostra serietà – si apprende da una nota ufficiale diramata dal club granata – ci ha portato fino ad oggi a tacere per non alterare gli equilibri con l’Amministrazione Comunale e con la piazza, ma non possiamo continuare a subire calunnie e soprusi. Prima dell’inizio del campionato in corso, l’Amministrazione mostrò ampia disponibilità con promesse di vario genere note a tutti, tra le quali l’adeguamento dello stadio Solaro alle previste normative federali e di pubblica sicurezza. Nonostante ciò, nostro malgrado e per inadempienze a noi non imputabili, fummo obbligati a disputare la prima gara casalinga a porte chiuse subendo un ingente danno economico, anche perché da allora non fu più sottoscritto alcun abbonamento. Anche in occasione delle due successive gare casalinghe fummo costretti a giocare lontani da Ercolano, al Menti di Castellammare di Stabia, con aggravi di spese e mancati incassi: tale situazione fu fatta presente agli Amministratori Comunali, i quali diedero solo verbalmente, purtroppo, il loro benestare a procedere. Nel contempo l’Associazione si fece carico della riparazione della caldaia (in quanto per tutta la durata del ritiro precampionato i calciatori furono costretti a farsi nel vero senso della parola le “docce fredde”), delle panchine e dell’impianto acustico dello stadio, sempre su autorizzazione verbale fornita al Sig. Antonio De Michele che. Nel mese di ottobre giunse una diffida da parte del Comune alla quale rispondemmo, evidenziando i costi sostenuti per inadempienze dell’Ente e allegando le relative fatture. A tale comunicazione non è mai seguito riscontro alcuno. In data 26 gennaio 2017, poi, la notifica della revoca all’utilizzo dello stadio. Nel frattempo, per l’utilizzo del Solaro, in attesa di una fantomatica convocazione da parte del Comune (mai avvenuta) e dell’invio … di un piano di rientro anch’esso mai proposto, la società versò un anticipo di € 5.000, quale manifestazione di apertura nei riguardi delle istanze del Comune. Tale revoca ha causato un ulteriore danno economico, dal momento che anche i pochi sponsor locali da quel momento non hanno più corrisposto nulla, venendo meno ai contratti stipulati… Arriviamo ad oggi. Con il prezioso tramite dei Sigg.ri Vanni Russo, Vincenzo Gaglione e Giovanni Caiazzo è stato proposto, dall’Ufficio competente, un concordato che prevedeva una polizza fideiussoria in favore del Comune di Ercolano (a nostro parere, altra mancanza di fiducia nei nostri confronti dopo quello che si è fatto nella e per la città di Ercolano) di € 12.000, ed il restante importo a mezzo bonifico bancario o assegno circolare. In data 07/04/2017 fu sottoposta la relativa cauzione fideiussoria all’Ufficio Sport, ma è stato evidenziato che la causale non era esatta, in quanto avremmo dovuto rimuovere la dicitura finale che ci garantiva la possibilità di proseguire il contenzioso legale. Il Sig. Russo, facendo da tramite, ha chiesto anche di accettare la polizza con relativo assegno circolare e, in attesa di definire la situazione, di autorizzare in deroga la disputa della gara contro il Bisceglie presso il Solaro. Gli è stato risposto: “Non esiste proprio, già vi abbiamo favorito abbastanza, non ve ne siete ancora resi conto?”. Di qui la scelta forzata di richiedere la variazione del campo di gioco in vista della partita di domani, al fine di evitare qualsivoglia rischio sportivo in una fase estremamente delicata della stagione“.

Sezione: Le avversarie / Data: Gio 13 aprile 2017 alle 13:29 / Fonte: mn24.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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