Il momento è delicato. La squadra ha il fiato corto e la necessità di essere rafforzata con interventi concreti sul mercato. La realtà è chiara: ci vogliono soldi per irrobustire l'organico di un Bisceglie che altrimenti rischierebbe di cacciarsi nei guai.
La situazione di classifica del team nerazzurro è critica se si considera che a lungo andare si verificheranno ulteriori difficoltà: squalifiche, acciacchi, infortuni (si spera quanto meno possibile). L'indisponibilità di Andrea Maestrelli, appiedato per un turno dal giudice sportivo, ha costretto il trainer Ciro Ginestra a presentarsi sul rettangolo del Siracusa con una linea difensiva a quattro: soluzione tattica provata forse un paio di volte in allenamento. Gestire le energie fisiche, le risorse tecniche e le opzioni tattiche di una squadra competitiva ma incompleta è impresa durissima in qualsiasi ambito sportivo, figurarsi nel terzo campionato professionistico di calcio.
In queste ore sarebbero emerse in superficie critiche alla conduzione dell'allenatore campano, rivolte evidentemente da qualcuno che non si rende conto dell'attuale composizione dell'organico, dato che quasi in tutte le gare i calciatori a disposizione oltre gli undici schierati titolari sono due, massimo tre senior e una sfilza di 2000 e 2001. La Casertana, che fa alzare dalla panchina gente del calibro di Alfageme e Floro Flores, ha perso 2-1 al "Ventura". Ginestra sta facendo i salti mortali e merita solo riconoscenza per l'eccellente lavoro svolto finora.
Con le chiacchiere non ci si salva. Il Bisceglie ha bisogno di altri calciatori e tutti quanti conosciamo benissimo l'identità dell'unica persona che può garantire quegli arrivi (almeno uno per reparto) indispensabili per affrontare con maggiore tranquillità una stagione difficile.
Che piaccia a no, si chiama Nicola Canonico.

Sezione: Le avversarie / Data: Mar 20 novembre 2018 alle 17:01 / Fonte: Vito Troilo - bisceglieviva.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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