È stata un’annata un po’ al di sotto delle aspettative quella del Manfredonia di quest’anno, a causa soprattutto di problemi di natura economica che non hanno permesso di vivere serenamente il campionato e di fare gli investimenti adeguati agli obiettivi prefissati ad inizio stagione.

Questa le dichiarazioni del presidente Antonio Sdanga, che ripercorre così la stagione della società sipontina e spiega nel dettaglio i problemi riscontrati: “Gli obiettivi della società sul campionato sono cambiati nel corso della stagione. Già a metà campionato si era infatti capito che quello a cui si doveva puntare era la salvezza, obiettivo infatti poi raggiunto. C’è però grande rammarico perché le aspettative ad inizio campionato erano sicuramente più alte. Purtroppo le risorse economiche sono diminuite a causa del ritiro dell’importante sponsor che sovvenzionava le attività della società, ritiro avvenuto perché non era ben accetto il fatto che questo sponsor acquistasse le quote del Manfredonia calcio, e questo per motivi politici che niente hanno a che fare con lo sport. Questo ha fatto perdere alla società circa centomila euro. Colpo di grazia è stata poi conclusione anticipata della convenzione con il Comune di Manfredonia per la gestione dello stadio, che al momento è portata avanti gratuitamente dalla società”.

Il presidente dà poi sfogo a tutta la sua amarezza per questa situazione: “La società è stanca di accettare false promesse ed illusioni. Mi riferisco soprattutto all’episodio di riavvicinamento e poi nuovo allontanamento del tecnico Massimiliano Vadacca, che era stato richiamato con la promessa di riavere la convenzione, promessa che però non è stata poi mantenuta. Questa come innumerevoli altre, dovute soprattutto all’ingerenza della politica nelle vicende della società. Tutto questo mi porta ad ammettere che, dopo sette anni passati in questo modo, continuare a fare calcio a Manfredonia non è possibile. Personalmente, per questa società, ho tolto sette anni alla mia famiglia, con la speranza che le cose man mano migliorassero, ma niente è mai cambiato, e a rimetterci sono stato io e loro. Ho sempre tifato Manfredonia, fin da piccolo, ma questo non basta a dirigere una società, soprattutto se c’è chi, invece di aiutare questa società, ogni anno prova a darle fastidio. Se c’è qualcuno realmente interessato si faccia avanti, o quantomeno inizi a non intromettersi più nelle vicende del Manfredonia calcio. La società sportiva va lasciata agli sportivi, agli appassionati”.

Sezione: Le avversarie / Data: Sab 20 maggio 2017 alle 14:26 / Fonte: dp24.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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