Presso la sala stampa “E. D’Elia” l’attesa conferenza stampa convocata dalla società del Nardò per porre chiarezza alle faccende delle ultime settimane, poco limpide ai più. Il presidente Maurizio Fanuli, con accanto i soci Toni Renis e l’avvocato Pedone, il segretario Fernando Venneri e il direttore sportivo Andrea Corallo, ha preso subito parola: “L’iscrizione è un ulteriore atto d’amore nei confronti della città, dei tifosi, merito esclusivamente mio e di qualche amico. Come sapete, dopo 14 anni ero annoiato dalla mia esperienza a Copertino e mi son lasciato convincere nello sbarcare a Nardò. A parole sembrava tutto bello. Abbiamo iniziato un bel percorso riportando l’entusiasmo nella piazza. Ottobre dello scorso anno: il sottoscritto si è recato dall’Amministrazione comunale per ricercare forze imprenditoriale pronte a supportarmi, anche con un nuovo soggetto pronto a sostituirmi come presidente. E invece nessuno mi ha mai supportato, eccetto l’ex vice presidente Maurizio Fiorentino. Quella del Nardò oggi, a differenza di qualche anno addietro, è una società apprezzata e stimata, anche in Federazione, ma l’amministrazione non ci ha mai dato una mano”. 

“Ancora oggi non so cosa fare – ha aggiunto Fanuli – ho cercato personalmente forze fresche e si è creato un alveare di millantatori (di Benevento, Potenza, Bitonto, Napoli, Ferrandina, etc). Una persona di Leccemi ha fatto perdere un mese e mezzo di lavoro, ma voleva la maggioranza, il 60% delle quote azionarie e solo in caso di ripescaggio in Serie C. Da solo non posso andare avanti e di questo passo prima o poi sarò costretto a rimettere il titolo nelle mani del sindaco. Da lunedì il club diverrà società a responsabilità limitata, chi vorrà potrà investire un proprio contributo acquisendo azioni”.

Sulle voci degli ultimi giorni circa un nuovo imprenditore pronto a supportare Fanuli: “Questo interlocutore vuole la maggioranza ma ad una condizione: la Serie C. E ho ricevuto rassicurazione dalla Federazione sui tempi per il ripescaggio in terza serie. Intanto abbiamo iscritto la squadra in D, stiamo costituendo la srl, perché questa non è una trattativa chiusa. Allestiremo una rosa per divertirci, senza grossi proclami, in attesa che subentrino nuove forze e che magari si possano aprire nuovi scenari”.

Ancora critiche all’Amministrazione comunale per la gestione del “Giovani Paolo II”: “Non intendiamo adire al bando – ha affermato Fanuli – tutte le spese fin qui sono state a nostro carico, tutto a spese della società. Non dimentichiamo che abbiamo speso 15.000 euro per il nuovo manto erboso, senza mai migrare altrove. Abbiamo speso tanto e tanto c’è ancora da pagare”.

Sulla nuova guida tecnica il diesse Corallo: “Antonio Foglia Manzillo è la nostra prima scelta, ha altre richieste ma per ora non si è legato ad alcun club. È importante essere qui per far capire che questa società non è allo sbando e alla mercé degli sciacalli. È bello sognare, coltivare le ambizioni della C, ma al momento è la Serie D il patrimonio da salvaguardare. C’è gente che ci mette faccia e soldi, lavoro e impegno, questa società ha investito tanto”.

Sezione: Le avversarie / Data: Sab 15 luglio 2017 alle 13:29 / Fonte: salentosport.net
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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