Non è stato un avvio incoraggiante quello di Michele Cazzarò sulla panchina del Taranto. Il tecnico ionico è conscio di come saranno tanti gli ostacoli da dover superare per risalire la china: “Il calcio – spiega il tecnico rossoblù – non è una scienza, non devi inventarti nulla, ma per ottenere risultati devi scendere in campo con la mente sgombra. Si può sempre migliorare, ma non è una questione di impegno: durante la settimana i ragazzi lavorano con professionalità, salvo farsi prendere dall’ansia alla domenica. Inutile negarlo, intorno alla squadra c’è un’aria irrespirabile che finisce inevitabilmente col condizionarci. Potrei parlare per ore con i calciatori per fargli capire che in una piazza esigente come Taranto le pressioni sono all’ordine del giorno, ma se non ci stai con la testa non serve a nulla. È la verità, purtroppo – sottolinea l’allenatore tarantino – , ma non voglio che diventi un alibi dietro il quale trincerarsi. Dobbiamo pensare solo al campo altrimenti si fa dura per tutti”.

Con estremo realismo Cazzarò non parla di traguardi ma al lavoro quotidiano, senza tuttavia dare nulla per perduto: “La vetta in questo momento è lontana, nove punti sono tanti da recuperare, ma siamo solo alla quinta giornata e abbiamo tutto il tempo per riconquistare il terreno perduto. Dobbiamo solo tornare a credere in noi stessi. Campionato già finito? Dipende dai punti di vista. Personalmente, continuo a crederci altrimenti non avrei accettato l’incarico”.

Domenica bisognerà assolutamente reagire, allo “Iacovone” c’è il San Severo. Cazzarò: “Una vittoria aiuterebbe tutto l’ambiente, anche se, per come stanno le cose, nemmeno un filotto di successi riporterebbe la gente allo stadio. Per ora la situazione è questa e come gruppo dobbiamo essere bravi a conviverci”.

Sezione: Le avversarie / Data: Ven 29 settembre 2017 alle 14:17 / Fonte: salentosport.net
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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