La “retromarcia” è arrivata a pochi giorni da Venezia-Salernitana, prima giornata del campionato di serie B ormai alle porte. Gli ultras arancioneroverdi hanno sotterrato l’ascia di guerra e sabato sera, al Penzo, saranno al loro posto, al fianco della squadra di Pippo Inzaghi. Non era scontato.

Niente “festa” di compleanno

Sì, perché fin dal giorno della presentazione ufficiale delle nuove maglie la presa di posizione della Curva Sud Venezia Mestre era stata fortissima. Il motivo? Storico. Sulle divise da gara, infatti, la società del presidente Joe Tacopina aveva inserito un “110”, ben presto diventato il numero della discordia, tanto da far infuriare la torcida. L’intenzione del club era celebrare, appunto, l’anniversario dell’antica fondazione del Venezia FC 1907, un tempo acerrima rivale dell’Unione Mestrina 1929.

La protesta

L’alba della gestione di Maurizio Zamparini, nel 1987, fece scorrere i titoli di coda sul derby con la fusione delle due società. E con il “nuovo” Venezia Mestre, in un mix di colori arancioneroverde, nacque anche il movimento ultras dell’Unione, che in quest’estate ha urlato al «falso storico», contestando aspramente la scelta della dirigenza lagunare e arrivando persino a disertare la Curva Sud dello stadio Penzo in occasione del match d’esordio di Coppa Italia contro il Pordenone.

La riconciliazione

Giorni tesi, di muro contro muro, prima della distensione. Sancita da un recente comunicato dei supporters: scuse formali al patron statunitense, messaggi di riconciliazione e pubblico invito all’intera tifoseria a sottoscrivere l’abbonamento per un campionato che segna il ritorno del Venezia nella serie cadetta.

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 22 agosto 2017 alle 20:50 / Fonte: Macchiedinkiostro.com
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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