Dopo aver virtualmente spento i sogni promozione della Cavese, mandandola a -8 dal primato, il Picerno di Pasquale Arleo si candida a recitare il ruolo di “guastafeste” in questo finale di campionato. Ne sa qualcosa la Turris, che all’andata ha rimediato un sonoro 0-5 dai lucani e che due anni fa contro gli stessi vide seriamente lo spettro dei playout nell’ultimo atto della stagione, nonostante i rossoblù fossero già retrocessi. E solo la mancata vittoria del San Severo con il Bisceglie consentì ai corallini di salvarsi direttamente con un pareggio in rimonta. Tecnico del Picerno di allora e di oggi è sempre il vulcanico Pasquale Arleo, le cui dichiarazioni circa il mancato impegno di alcuni suoi giocatori contro la Turris due anni fa, minacciando addirittura di ricorrere alla Procura Federale, suscitarono non poche polemiche sulla sponda biancorossa.

LE POLEMICHE DEL PASSATO - Il trainer potentino ritorna su quelle parole in un’intervista concessa a TuttoTurris: “Sia prima che dopo quella gara con la Turris (che si concluse con una rimonta dei corallini da 2-0 a 2-2) non mi piacque l’atteggiamento di qualche mio giocatore, tant’è vero che più di uno non fu riconfermato nella stagione successiva. Eravamo sì retrocessi, ma quel terzultimo posto ci ha poi permesso di essere ripescati. Le mie minacce? La settimana prima di quella gara ci fu qualche chiamata inopportuna, ma ora è inutile parlarne. Alla fine la Turris si è salvata e noi siamo stati ripescati. Insomma, tutto bene quel che finisce bene… Nella mia carriera ho sempre cercato i trasmettere i sani valori dello sport, a raggiungere i traguardi attraverso il lavoro, la meritocrazia e l’impegno. Nessuno ci regala niente e nulla noi dobbiamo regalare agli altri. Ho agito così nell’ultimo biennio al Picerno ed è proprio grazie a questo spirito che stiamo raggiungendo risultati forse sorprendenti, come la rimonta sulla Cavese in inferiorità numerica”.

LA RINCORSA PLAYOFF - Archiviato il passato, ora una Turris di nuovo a caccia di punti salvezza ritrova Arleo sulla propria strada. Ed il tecnico del Picerno avverte: “Non è vero che non abbiamo più obiettivi. Crediamo ancora nei playoff. A Picerno dovranno venire Altamura e Cerignola. Se facciamo bene prima di questi scontri diretti, possiamo ancora conquistare gli spareggi. Domenica tuttavia non sarà facile. La Turris è una squadra in ripresa e dal grande blasone, che nel girone di ritorno ha trovato una discreta stabilità tecnica e tattica. Verrà per fare punti in chiave salvezza”.

Sulla doppia sosta forzata, dovuta alla Viareggio Cup: “Personalmente la ritengo uno svantaggio. Eravamo col vento in poppa dopo la vittoria con la Cavese e temo che queste due settimane senza giocare ci possano aver un po’ frenato. Ma almeno in questo modo abbiamo recuperato un po’ tutti gli infortunati…”.

Sul futuro, Arleo lascia capire che non disdegnerebbe un’esperienza fuori regione dopo i positivi risultati alla guida del Picerno: “L’accetterei volentieri e credo anche di meritarla dopo 32 anni di carriera in cui ho vinto tutti i campionati, dalle categorie minori fino a quello di serie C. Il problema è che per spostarmi dovrebbe valerne veramente la pena, cioè lo farei solo in caso di una proposta importante dal punto di vista tecnico ed economico, anche perché dovrei sospendere anche la mia attività di docente a scuola. Ma con tutta sincerità, per quello che vedo e sento negli ultimi tempi, oggi vanno avanti i tecnici che pagano gli sponsor e non quelli che lo meritano veramente…”.  

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 21 marzo 2018 alle 21:05 / Fonte: Tuttoturris.com
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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