Dopo 44 anni torna il derby appulo-lucano e anche questa volta se l’aggiudica il Bari. Nonostante un gran gol di Emerson e un secondo tempo all’arrembaggio, il Potenza non riesce a ribaltare le sorti della gara e incappa nella sua quarta sconfitta stagionale facendosi raggiungere in classifica proprio dai galletti pugliesi e scavalcare dal Monopoli, vittorioso a Picerno.

Il Potenza arriva al San Nicola forte delle sue quattro vittorie consecutive, mentre il Bari è in serie positiva da 12 giornate. I rossoblu si schierano col solito 3-4-3 e un paio di novità a centrocampo, Coccia prende il posto di Viteritti sulla destra e Silvestri viene preferito a Sepe a sinistra. In avanti il tridente formato da Isgrò, Murano e Ferri Marini.

Il Bari si sistema in campo col 4-3-1-2 con Terrani alle spalle di Simeri e Antenucci.

I galletti partono subito forte e già dopo tre minuti Simeri ci prova dalla distanza, ma il suo tiro finisce alto sulla traversa.

La gara si mostra intensa e piacevole, col Bari che attacca e un Potenza che si difende con ordine. I pugliesi provano anche a sfondare con cadute a corpo morto in area, alla ricerca del settimo rigore in questo campionato, ma l’arbitro, stranamente, non abbocca. Purtroppo fa finta di nulla anche quando Murano viene placcato in area, in perfetto stile rugbistico, da Sabbione, a cui aveva sottratto palla.

Al 20° però gli equilibri vengono rotti da una bella giocata in verticale di Hamlili che pennella in area per Simeri che, di testa, scavalca Breza in uscita.

Passano solo sei minuti e i biancorossi raddoppiano. Terrani prende palla sul vertice sinistro dell’aera del Potenza, si accentra e lascia partire un fendente violento che si insacca alla sinistra di Breza. Anche in questo caso nessuno riesce a contrastare il movimento del centrocampista barese.

Un uno-due terrificante che sembra il preludio a una goleada

biancorossa, visto che i rossoblu non riescono a imbastire trame convincenti.

Per fortuna però esiste il piede sinistro di Emerson che al 35° lascia partire un siluro da 35 metri che disegna una traiettoria da tesi di laurea in fisica e finisce la sua corsa alle spalle di Frattali.

La partita con conosce momenti di stanca, al 40° bella giocata barese con Simeri che lancia Antenucci a destra, l’attaccante si lancia nello spazio e dal fondo fa partire un cross perfetto per la testa di Scavone, anticipato al momento dell’impatto.

Nella ripresa Raffaele prova a ridisegnare la squadra, dentro Viteritti e Vuletich per Ferri Marini e Isgrò e passando al 3-5-2. I lucani si fanno subito intraprendenti e Murano, da solo in area, calcia in diagonale, ma da una posizione troppo defilata e il tiro diventa un cross che attraversa tutta l’area piccola, ma nessuno è pronto alla deviazione sottoporta.

La ripresa è un monologo rossoblu, tante le conclusioni verso la porta di Frattali, Viteritti ed Emerson in sequenza non inquadrano lo specchio. Altri cambi: nel Potenza, Sepe al posto di Coccia e nel Bari Awua e Floriano per Hamlili  e Terrani, ma sono sempre i ragazzi di Raffaele a fare la partita, Dettori al 66° impegna Frattali in una difficoltosa respinta a pugni uniti.

Al 71° Viteritti, indiavolato sulla corsia di destra, lascia partire un traversone per la testa di Vuletich appostato sul secondo palo, sembra fatta ma l’attaccante argentino viene anticipato proprio al momento dell’impatto da un intervento provvidenziale di Berra.

Raffaele si gioca anche la carta França al 79°, al posto di Murano, e un minuto più tardi il miracolo di Frattali che, sulla linea di porta, riesce in due tempi a bloccare il pallone colpito di testa da Ricci su angolo di Emerson.

Anche Vuletich ha un’occasione al 90° ma il suo tiro è bloccato dal portiere.

Infine, un fallo nettissimo di mano di Costa, in piena area di rigore, che si aggiusta il pallone col braccio destro, per poi liberare. L’arbitro, appostato ottimamente, fa finta di nulla e decide che è meglio chiuderla qui.

La partita finisce 2 a 1 per il Bari. Tante recriminazioni per una gara che poteva essere raddrizzata e, probabilmente, anche vinta dai rossoblu. C’è da aggiungere, però, che il Potenza negli scontri diretti con le prime quattro in classifica non ne ha vinto nessuno.

Ai pugliesi sono bastati dieci minuti di buon calcio, un paio di svarioni difensivi del Potenza e un arbitro accodiscendente, per portarsi a casa i tre punti e raggiungere quota 36 punti assieme ai lucani e alla Ternana.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 09 dicembre 2019 alle 19:54 / Fonte: Terradibasilicata.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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