Giovanni Malagò, presidente del Coni, è intervenuto ai microfoni di Sky per commentare l'allerta Coronavirus in relazione alle conseguenze sullo sport: "Quali sono i comportamenti giusti del mondo dello sport? Penso che in questo momento il mondo dello sport non deve andare per conto proprio, deve assolutamente essere allineato in piena condivisione con quelle che sono decisioni autorità vigilante. Nella nottata scorsa, abbastanza convulsa, con questo decreto, ci siamo adeguati, ma anche convinti che la valutazione sia quella più giusta. Qualcuno può o meno condividerla o avrebbe fatto qualcosa di diverso.

Anticipare le decisioni del Governo, proponendo partite a porte chiuse? Era una delle ipotesi sul tavolo, ma sarebbe stato profondamente sbagliato ed inelegante e non corretto anticipare le mosse e le valutazioni. Il discorso porte chiuse è stato preso in considerazione dal Governo, ma ci sono due problematiche: 70mila biglietti venduti per la partita dell'Inter e quindi la società si deve fare carico di tutto ciò che ne consegue, poi se i tifosi pensano lo stesso di andare verso lo stadio diventa un problema di ordine pubblico e le Forze dell'Ordine possono anche essere impegnate da altre parti.

Lo sport momento di svago e distrazione contro pericolo psicosi? Onestamente ci sono interessi primari, innanzitutto quelli della salute, ora si sta navigando day by day. Immaginate cosa rappresenta Lombardia e Veneto, poi Trentino in modo autonomo, poi c'è stata la decisione su Torino, infine devo capire l'Emilia Romagna. Oggi gli altri problemi vanno in secondo piano. C'è il problema serio dei calendari, ma non sono regolati dal sottoscritto e in Serie A si incastrano con i calendari internazionali".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 23 febbraio 2020 alle 18:37 / Fonte: Tutto C
Autore: Redazione TTP / Twitter: @tuttopotenza
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