Nello De Nicola, dirigente ex Frosinone in Serie C1, passato per il settore giovanile della Juventus, e con numerosi incarichi in club di B e C tra cui la Racing Roma, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare il difficile momento che sta attraverso il calcio italiano a causa dell'emergenza Coronavirus: "Come possiamo uscirne? Se avessi la risposta varrebbe centinaia di milioni di euro. E' chiaro che è un momento difficilissimo e soprattutto lo è per chi è alla presidenza delle varie Leghe, dalla A alla C. Quest'ultima è la serie che ha più problemi, perché se in A si potrebbero pure lasciare degli stipendi e non si morirebbe comunque di fame, in C ci sono compensi da 1500 euro al mese, come un operaio, e tagliare i compensi sarà dura. Non vorrei essere al posto di Ghirelli che dovrà risolvere questi problemi".

Quali saranno i problemi anche futuri della terza serie?
"Probabilmente tanti ragazzi dovranno capire che ci saranno da fare grandi sacrifici se non si vorrà far fallire le società. Bisogna pensare che in questo momento le società non hanno più neppure i soldi dei botteghini, che per quanto potessero essere pochi, comunque portavano sostentamento. E poi mancheranno i soldi degli sponsor visto che non c'è ritorno d'immagine: gli accordi economici saranno da discutere a livello legale, ma credo che nessuno si metterà in causa, sperando poi che l'anno prossimo la stessa sponsorizzazione possa essere rinnovata".

Dovranno essere riviste alcune norme per salvaguardare la Serie C?
"Sicuramente. Come quelle riguardanti il professionismo: sarebbe meglio tornare al passato e quindi al semiprofessionismo, così i giocatori potrebbero lavorare e avere comunque un contratto da atleta. E' una norma molto antica, ma potrebbe permettere di risolvere i problemi economici della società. A quei tempi c'erano grandi aziende che davano il nome alla squadra perché i loro calciatori erano anche impiegati dell'azienda".

Finora che campionato si era visto?
"Finora era stato molto interessante, anche se nel Girone A c'era una schiacciante superiorità del Monza così come nel B del Vicenza. Nel C c'è stato più equilibrio e per me la capolista Reggina è stata una sorpresa che in pochi avrebbero dato come favorita. Nel Monza ci sono stati i grandi investimenti di Berlusconi e la grande esperienza di Galliani. Anche il Vicenza ugualmente ha fatto grandi investimenti. Nella Reggina c'è stato invece il lavoro certosino del direttore che ha dovuto combattere con la parte economica e tecnica, sapendole abbinare con maestria".

Riguardo a top e flop della stagione? 
"Credo che con la precedente risposta io abbia già evidenziato quali sono state le squadre migliori di questo campionato. Non me la sento di pronunciarmi riguardo ad eventuali delusioni, anche se posso dire che visti gli investimenti della Ternana di Bandecchi forse si può parlare di flop".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 05 aprile 2020 alle 18:45 / Fonte: TuttoC.com
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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