Anche Bari piange Franco Janich. L'82enne di Udine, indimenticato libero del settimo scudetto del Bologna, si è spento nella mattinata del 2 dicembre in una clinica poco distante da Nemi, sui Colli Romani. Nel capoluogo pugliese Janich è stato direttore sportivo dal 1983 al 1992, in stagioni ricche di soddisfazioni per i traguardi raggiunti.

Nella sua gestione è maturato il doppio salto di categoria dalla C alla A tra il 1983 e il 1985: era il Bari allenato da Bruno Bolchi e capitanato da Totò Lopez, capace di arrivare in semifinale di Coppa Italia eliminando Juventus e Fiorentina prima di fermarsi contro il Verona, che l'anno dopo avrebbe vinto lo scudetto.

Sotto la sua direzione fu allestita anche la rosa che tornò nel massimo campionato nel 1989 con Gaetano Salvemini in panchina e il Bari vinse la Mitropa Cup nel 1990, unico trofeo nella bacheca del club. Nei suoi anni da ds Janich, noto per il carattere arcigno in campo e per l'amore per la risata fuori dal rettangolo verde, portò in biancorosso calciatori del valore di Bivi, Bergossi, Joao Paulo, Di Gennaro e Maiellaro, fino ai croati Jarni e Boban e all'inglese Platt, protagonisti sulla scena internazionale negli anni '90. Tanti nomi, tanti ricordi, che in piccola parte volano via con Janich.A fine carriera Franco Janich fu anche dirigente del Potenza in Serie D per pochi mesi con i tifosi del leone rampante almeno quelli storici che di certo lo ricorderanno al fianco di un club rosso-blù che era gravato di problemi di vario genere che costrinsero Janich ad andare via dal capolougo di regione lucano.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 02 dicembre 2019 alle 20:25 / Fonte: La Repubblica Bari
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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