Prima raccolgono gli applausi e si godono l’entusiasmo dei tifosi, perché il risultato finale della partita di Coppa Italia infiamma la curva nord. Poco dopo, però, il ritmo del coro cambia improvvisamente e i giocatori del Foggia (Serie D Girone H) non si sottraggono alle rime degli ultras: «Noi vogliamo i diffidati». Lo ripetono a lungo e si fanno anche riprendere. Il messaggio evidentemente è rivolto ai tifosi che allo stadio non possono entrare, quelli colpiti dai Daspo del questore che ai match della squadra allenata da Ninni Corda non possono assistere. 

 A loro era dedicato anche uno striscione al centro della curva, ma la scena inaspettata è quella dei calciatori che cantano e battono le mani per i tifosi finiti nel mirino delle autorità di pubblica sicurezza. «Capita spesso che la tifoseria inviti i giocatori a cantare e spesso i calciatori non capiscono il senso di quello che cantano - sostiene il responsabile della comunicazione del Foggia calcio -. Stavolta si sono fatti prendere dall’entusiasmo senza valutare bene il senso di quelle parole. Adesso della questione si occuperà il presidente e sarà lui a valutare se sia necessario prendere provvedimenti».

Il video registrato ieri alla fine della gara tra Foggia e Turris (non campionato ma Coppa Italia di serie D) finisce subito su Facebook e a visionarlo in queste ore sono anche gli uomini della Digos della Questura. Finirà anche alla Procura federale, che dovrà valutare quali provvedimenti adottare nei confronti dei calciatori coinvolti nei coretti «per i diffidati». Il Foggia, dopo la partita vinta contro il Turris, accede agli ottavi di finale, ma il rischio per la squadra è quello di una penalizzazione.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 17 ottobre 2019 alle 20:32 / Fonte: La Stampa.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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