Dario Zuparic si è svegliato questa mattina a Pescara. Colazione nel solito posto, e la borsa già pronta per una seduta di allenamento al mattino nel centro sportivo del Pescara. Già da ieri, i suoi compagni erano a Napoli per preparare l'impegno di campionato, lui invece è rimasto a casa non convocato. Quando, in un secondo, cambia tutto: il telefonino squilla. La chiamata arriva da Napoli, dall'altra parte del telefono c'è il tecnico Massimo Oddo. "Dario, devi raggiungerci a Napoli: sono in totale emergenza, ho solo tre difensori e a uno di loro questa notte è salita la febbre". All'improvviso la tranquilla domenica di Dario Zuparic viene stravolta. Lui si mette alla guida della sua automobile e raggiunge Napoli in macchina. In mezzo una sosta in autogrill (ad Avezzano), giusto per mangiare una piadina, e alle 15 si ritrova all'interno del San Paolo con indosso la maglia da titolare del Pescara. Giocherà per 90'.

Nel dopo partita, Massimo Oddo racconta l'episodio. Gli verrebbe quasi da ridere, se non fosse che è ancora freschissima la sconfitta per 3-1. "A Napoli si può anche perdere - comincia -, ma oggi eravamo davvero in emergenza, quasi come in un film di Lino Banfi. Zuparic, che non era nemmeno convocato, si è messo in viaggio questa mattina con la sua macchina perché stanotte ho perso uno dei tre difensori a disposizione per febbre".

In questa domenica, tra la sconfitta del San Paolo e la storia di Zuparic, trova spazio anche un pesante - seppure con toni garbati - attacco che Oddo rivolge alla classe arbitrale. "Trovo ci sia disequilibrio nel rapporto tra gli arbitri con gli allenatori delle grandi squadre e quello con gli allenatori delle piccole - dice Oddo a Premium Sport -: vedo che quando quelli delle grandi si lamentano gli arbitri vanno a dargli una pacca sulla spalla e si chiariscono. A me non succede: oggi ho solo detto che non ci fischiava niente e sono stato espulso. Questo non c'entra nulla con il cammino della squadra, è una questione di educazione in campo: il quarto uomo non ti guarda nemmeno in faccia, sta lì solo a richiamarti se esci di dieci centimetri dall'area tecnica. Se si assottigliano le possibilità di salvezza? Noi ci crediamo ancora: abbiamo un obiettivo e lo perseguiremo".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 15 gennaio 2017 alle 19:50 / Fonte: Gazzetta.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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