Un film già visto tante, troppe volte, ma si spera con un finale differente. Così come in autunno cadono le foglie a Taranto, nel calcio, “cadono le teste” degli allenatori (ottobre 2013 Maiuri, novembre 2015 Cazzaro, ottobre 2016 Papagni, settembre 2017 Cozza, ottobre 2019 Ragno).

Luigi Panarelli, dunque, a poco più di cinque mesi da quella pesante sconfitta (5-1) nella finale dei play off con il Cerignola con tanto di esonero in diretta televisiva, viene richiamato al capezzale del Taranto per tentare una impresa ancora possibile, ossia portare il Taranto in Lega Pro.

Il presidente Giove ha esordito ringraziando l’esonerato Ragno per la professionalità mostrata e facendo capire che probabilmente non era scoccata la scintilla tra l’ambiente rossoblù e l’allenatore molfettese, apparso troppo rigido nel seguire i suoi dettami tattici.

“Purtroppo nonostante Ragno fosse un allenatore top per la categoria quando i risultati non arrivano è sempre il responsabile tecnico a pagare” – ha aggiunto mentre riguardo il prescelto Panarelli ha sottolineato di come servisse un allenatore già pronto, che conoscesse bene giocatori, società, tifosi e tutte le altre componenti che ruotano attorno alla squadra di calcio e che, quindi, non avesse bisogno di alcun periodo di ambientamento.

Il massimo dirigente rossoblù è un inguaribile ottimista e fuori sacco ha confidato che è convinto che con tre vittorie consecutive, per come è messa ora la classifica con tante squadre nel giro di pochi punti, il Taranto si ritroverà presto al primo posto.

Visibilmente felice per essere di nuovo sulla panchina rossoblù “Dentro di me sapevo che sarei tornato ma non così presto” – Panarelli, che nel frattempo ha conseguito il patentino Uefa A, ha mostrato gratitudine nei confronti del presidente Giove –“Gli sono grato per la grande dimostrazione di intelligenza ed umiltà datami visto che è tornato sulle sue decisioni”,  rispetto per il suo predecessore: ”A maggio ovviamente ero amareggiato per come era andata, però una volta saputo che sarebbe stato Ragno il mio successore non potevo che rispettare questa scelta, in quanto ricaduta nei confronti di un allenatore con la a maiuscola” e idee chiare: ”Conta solo vincere. La maglia del Taranto è bella e pesante per cui giocherà chi sarà in grado di garantirmi il massimo da tutti i punti di vista, chi mi conosce sa che non guardo in faccia a nessuno. Moduli? Tutti sanno che io lavoro per principi e non per sistemi di gioco, non amo fossilizzarmi su un unico sistema di gioco ma provarne diversi da utilizzare a seconda dell’avversario e del momento della partita”.

L’esonero di Ragno rappresenta il fallimento del progetto estivo del club rossoblù mentre il ritorno di Panarelli rappresenta l’ancora di salvataggio di tale progetto perchè ora più che mai conta solo vincere, vincere, vincere...

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 21 ottobre 2019 alle 21:04 / Fonte: corriereditaranto.it
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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