Che delusione.

Potenza - Reggina nata come la partita della svolta si è trasformata, invece, nella partita dell'amarezza, nella partita dei rimpianti, nella partita della grande delusione. Se il Potenza avesse vinto si sarebbe portato a solo 2 punti dalla Casertana e si sarebbero aperte prospettive interessanti per il prosieguo del campionato. Invece i leoni rossoblu, dopo aver condotto un buon primo tempo, contro una Reggina inconsistente, passando in vantaggio con un rigore calciato magistralmente dal bomber França, hanno deciso, nel secondo tempo, di tirare i remi in barca e di fare una partita di attesa nella speranza di chiudere i conti con qualche ripartenza. Le partite non si vincono con un atteggiamento rinunciatario, le partite non si vincono accontentandosi di gestire un gol di vantaggio perché prima o poi si rischia di pareggiarla o addirittura di perderla, come è successo sabato sera. Anche il Mister Raffaele ha le sue responsabilità nell'incoraggiare un atteggiamento difensivista e rinunciatario cambiando il tridente iniziale prima con la contestuale sostituzione di França e Genchi e poco dopo del mago Strambelli che io, diversamente, avrei tenuto in campo, insieme allo stesso França, perché giocatori, di grande qualità e spessore tecnico, che in qualsiasi momento della partita avrebbero potuto fare gol. Adesso ci aspetta un trittico di partite difficili, le prime due in trasferta, prima a Siracusa e poi a Lentini e la terza in casa con lo squadrone Catania. Queste tre partite ci diranno quale sarà il campionato del Potenza, se un campionato da protagonista, come tutti i supporters rossoblù sperano, o un campionato da comparsa che ovviamente nessuno augura al nostro amato leone. Visto però che quest'anno, essendo il girone C di lega pro formato da 19 squadre, quindi non ci saranno retrocessioni dirette e solo la 19° e la 18° classificata, dovranno disputare i playout e visto che, con molta probabilità, queste due posizioni saranno occupate da quelle squadre che in corso di campionato subiranno vari punti di penalizzazione, si parla di almeno 10 punti, non vorrei che, per meri motivi economici, la società, certa di una salvezza quasi blindata, punti ad accontentarsi di un campionato mediocre, senza infamia e senza lode. Dopo anni di torpore e di delusioni, l'entusiasmo che si è creato a Potenza e non solo, grazie e soprattutto al Presidente Caiata, non deve spegnersi e non deve venir meno, sarebbe peccato mortale. Ad oggi, però  le scelte fatte dalla società, in un'ottica futura, non aiutano ad essere ottimisti. Spero di sbagliarmi.
Aurora aurum in ore habet.

                                                                                                                                                                                 Avv. Sergio Mauro

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 19 ottobre 2018 alle 21:39
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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