Ieri con quel colpo di testa è diventato leggenda e tutto quando quel pallone entrato nel sacco al novantesimo minuto contro la Vibonese è passato in secondo piano.Questioni tattiche,freddi numeri e categorie calcistiche si sono andare a fare benedire quando Carlos França si è preso il proscenio salendo in cielo come un giocatore non comune.Carlos sa giocare maledettamente bene a calcio. Per questo non lo si può definire un bello qualsiasi, ma “il bello del calcio”: perché vedere Carlos correre,colpire di testa, dribblare, incunearsi nelle difese avversarie con la leggerezza con la classe di un principe è uno spettacolo stupendo, migliore di qualsiasi biglietto che chiunque sarebbe disposto a pagare per vederlo recitare al cinema o cantare in concerto.Ieri in quel del "Viviani" è esploso un terremoto mediatico che vede come epicentro França, che si è lasciato alle spalle il dogma calcistico del “vinciamo in undici, perdiamo in undici” dato egli stesso ha tirato fuori dal cilindro un qualcosa che solo i tifosi del Potenza possono capire e non altri.França è uno che le partite è in grado di risolverle da solo, uno che col suo carisma è in grado di trascinare un gruppo intero ad imprese memorabili....ed infatti cosi' è accaduto ieri sera.Le sue lacrime,gli sguardi con sua moglie nel post gara,gli abbracci dei suoi increduli compagni,l'amore che questa città gli fa sentire ogni giorno fanno parte di una storia meravigliosa e nell’immaginario collettivo, nessuno vuole pensare che stiamo parlando di un calciatore avviato verso la fine della carriera dato che Carlos França vuole ancora giocare,vincere e segnare con i calciatori rosso-blù per tanto altro tempo ancora.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 18 novembre 2019 alle 21:35
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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