La Cavese avrà un nuovo direttore sportivo, ma non adesso. Non a breve. La scelta sarà fatta tra qualche mese, quando sarà più chiaro anche il torneo nel quale potrà cimentarsi il club nella stagione 2018/19.

È questa la novità di giornata o meglio la “non novità”, che arriva dalla stanza dei bottoni, dopo ore di consultazioni, incontri, contatti telefonici. Sono stati due giorni intensi, quelli di inizio settimana, per il patron Massimiliano Santoriello, che nella tarda serata di lunedì ha anche avuto modo di conoscere di persona Peppino Pavone, il capitano della “Real” Cavese vittoriosa a Milano, sempre legato ai colori bianco-blu, e già in estate prodigo di consigli per la società subentrata alla gestione Campitiello. 

In procinto di raggiungere Viareggio, dove si sta svolgendo la 70/a edizione del prestigioso torneo giovanile, l’ex diesse del Pescara ha fatto tappa a Cava de’ Tirreni per una cena di piacere con amici di vecchia data, alla quale hanno partecipato alcuni dirigenti aquilotti e lo stesso Santoriello.

“Ho conosciuto una persona dinamica, molto determinata, che sogna un futuro importante per il club” conferma Pavone, pizzicato a pranzo con il presidente Antonio Fariello, al Ristorante “La Vecchia Cucina”, a pochi passi dall’albergo che l’ha ospitato nella notte tra lunedì e martedì e a non più di qualche centinaia di metri dallo stadio “Simonetta Lamberti”, il tempio del calcio bianco-blu che l’ha visto protagonista negli Anni Ottanta.

Hanno parlato di calcio a trecentosessanta gradi Pavone e gli altri commensali, dalla A alla D, “ma pure di motori” ci confessa lui con un sorriso, e ovviamente di Cavese, della stagione in corso e dei risultati fin qui raggiunti.

“La squadra ha disputato un ottimo campionato – analizza il manager pugliese – anche se il Potenza ha allungato tanto in classifica. La speranza è che i lucani commettano qualche passo falso. Difficile ma non impossibile. In tanti anni di calcio ho imparato che può accadere tutto e il contrario di tutto”.

Sulla nomina del direttore sportivo che prenderà il posto di Raffaele Sergio non si pronuncia, ma invita la tifoseria a stare serena e a lasciar lavorare il club perché “è nelle mani di persone serie”, con le quali, tra l’altro, non esclude di poter lavorare in un prossimo futuro. “A questa città mi legano ricordi indelebili, ho tanti amici, a cominciare da quelli di Via Atenolfi, dove ho vissuto anni fa. Chi può dire cosa succederà domani?”. Una domanda, quella con cui Pavone ci congeda, che potrebbe trovare una risposta già tra un paio di mesi. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 13 marzo 2018 alle 20:54 / Fonte: Nunzio Siani.
Autore: Redazione TuttoPotenza / Twitter: @tuttopotenza
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